Quando si pensa alle grandi città europee ricche di charme, classe e lusso, non si può fare a meno di andare con la mente a Parigi, Milano, Londra, Berlino. Ma c’è una città che, negli ultimi anni, ha acquisito “sul campo” un vero e proprio status di capitale del lusso e lo ha fatto in silenzio ma in modo efficace, come è tipico della cultura della nazione in cui si trova, la Svizzera. Parliamo di Zurigo, che offre al turista e all’appassionato del gusto e del bello sempre più spunti e sorprese per essere vissuta al meglio, in diversi ambiti del savoir vivre: dal fashion allo shopping, dalla buona tavola all’arte, dagli spettacoli a, naturalmente le strutture alberghiere e di benessere più esclusive.
La “Montenapo” di Svizzera
Lo shopping, tanto per cominciare. La Bahnhofstrasse di Zurigo – la via della Stazione – è la Montenapoleone di Zurigo, l’indirizzo principale per i nomi della moda internazionale, i gioielli e gli orologi. Più ci si avvicina al Lago di Zurigo, più diventano esclusivi i marchi: quattro case del gruppo Burger, moda femminile di classe da Feldpausch, moda maschile e femminile d’alto livello da Burger Zurich, nobile abbigliamento maschile da Fein-Kaller, biancheria intima e calze eleganti da Fogal, abiti alla moda per donne, uomini e bambini da Grieder les Boutiques e diversi negozi di marca. Vicino alla Bahnhofstrasse, Apartment offre un mix straordinario di firme d’avanguardia e indipendenti: «understated», adulte ed essenziali, ma mai troppo «basic». Per abbinare le scarpe adatte, vale la pena fare un salto da Bally, il calzaturificio svizzero con una tradizione di oltre 150 anni.
Anche le boutique lungo la Storchengasse, Strehlgasse, In Gassen o Wühre offrono capi eleganti e classici. Ma le vere sorprese in fatto di moda sono i quartieri Aussersihl e Seefeld: Ida Gut, maestra nell’arte del taglio, realizza collezioni semplici dai colori discreti e le vende nel suo negozio “rundum”. Per le sue creazioni, si avvale di materiali high-tech modernissimi e lavabili, come l’ecopelle e il neoprene. A Zurigo i confini della moda sono pressoché illimitati. All’insegna del motto “Vestiti da abitare”, Christa de Carouge, una delle stiliste svizzere più note, trasforma l’abbigliamento in architettura, usando prevalentemente il nero, il suo colore preferito, e materiali di qualità sempre eccelsa. Qualità straordinaria offre anche tran hin phu. Usando viscosa, lana, raso di seta e diversi tessuti in cotone, lo stilista svizzero con origini vietnamite realizza su misura capi qualitativamente ottimi. Sinonimo di semplicità, femminilità, precisione ed eleganza è senz’altro il nome Dorothée Vogel, in vendita, tra gli altri, presso Trois Pommes.
E ai piedi? Le scarpe di Stefi Talman, che inventa ‘Objets du Désir’ e li realizza con un intuito unico per materiali speciali e forme moderne.
La città della seta
Dici seta e, in Italia, pensi subito a Como. In Svizzera, invece, il viaggio nel mondo della seta zurighese ha inizio nel Medioevo. In seguito alla Riforma, i profughi religiosi provenienti dal sud si sono stabiliti a Zurigo, con tutto il loro know-how e i loro contatti commerciali. In seguito a ciò, Zurigo si trasformò in un centro tessile. Le materie prime venivano importate, i prodotti finiti esportati: tra i severi mandati emanati all’epoca, infatti, rientravano anche quelli che vietavano alle abitanti della città di indossare stoffe pregiate. Negli anni Ottanta del XX secolo, Fabric Frontline e En Soie si sono riappropriate della tradizione zurighese della seta, adattandola alla Haut Couture. I fratelli Elsa, Maya e Andy di Fabric Frontline hanno trovato un denominatore comune tra il senso elvetico per l’artigianato e i dettagli, lo spirito dell’epoca e il design. I loro accessori in seta si contraddistinguono per i delicati motivi floreali e astratti. Il clan della seta zurighese non conserva solo le tradizioni, ma affina anche il senso per le stoffe di lusso in tutto il mondo.
Orologi e gioielli, al di là dei luoghi comuni
Sulla Bahnhofstrasse, orologi e gioielli non vengono solo venduti, ma spesso e volentieri anche realizzati in proprio. Gli indirizzi principali al riguardo sono Les Ambassadeurs, Beyer, Bucherer, Christ, Gübelin, Gut, IWC, Majo Fruithof, Meister, Türler o Zett Meyer. Ma anche i marchi Chopard, Bulgari, Cartier, Montblanc, Omega, Svarovski, Swatch e Tiffany caratterizzano quest’offerta tanto ricca e variegata.
“Mall” comune, lusso e gaudio
Nei grandi magazzini della City si trova tutto sotto lo stesso tetto (moda, negozi di specialità gastronomiche e ristorazione). Jelmoli non è solo il più antico, ma anche il più grande shop-in-shop della Svizzera, con 250.000 articoli distribuiti su sette piani. A pochi passi da Jelmoli si trova il Pendant Globus, altrettanto grande e con un assortimento vastissimo dei prodotti e dei marchi più svariati.