“Spero vi piaccia l’iniziativa di questo progetto. Tutti mi dicono che sono stato un matto. Stai attento! In questi tempi di crisi… Io ho risposto: ma se tutti ci sediamo, si ferma il mondo. Viva le iniziative“. E se lo dice un interior designer come Andrea Castrignano, non possiamo che crederci. E prosegue, dopo l’iniziale benvenuto alla stampa, la stretta di mano ed i convenevoli di rito: “Non posso che ringraziare le aziende che mi hanno sostenuto, perché oggi dobbiamo raccontare qualcosa di nuovo“.
Non ci saremmo potuti aspettare un incontro più entusiasmante e simpatico di questo, Andrea Castrignano è, come si suol dire, proprio identico a come appare in Tv. I più lo ricorderanno qualche tempo fa, su Real Time in Vendo e Cerco Casa disperatamente accanto a Paola Marella, sì, la “perfida” (si fa per dire) intermediatrice immobiliare con il ciuffo bianco tipo Crudelia De Mon. Oggi è co-conduttore del docu-reality “Cambio Casa, Cambio Vita!“, su La5. Perché il suo motto è: “Il cambiamento della casa è anche un cambiamento in positivo nella vita di chi la abita“.
Lo incontriamo all’apertura del suo loft-studio in via Adige 11, Milano, in anteprima rispetto ai grandi eventi che prenderanno il via in occasione del Fuorisalone 2013 (pendant mondana-creativa del Salone del Mobile che si terrà dal 9 al 14 april 2013). La curiosità è troppa…
Personalizzazione di casa: non è anacronistico in questi tempi di crisi?
Non è vero. Al contrario, riscontro che tutti i livelli di utenti ci stanno chiedendo la personalizzazione. Io racconto sempre questo episodio che mi ha veramente molto colpito: mi ha scritto una ragazza, a nome della madre, che fa la custode in un condominio ed ha 12 metri quadri di guardiola, con 20 mila euro da parte. Mi ha scritto per rendere quell’ambiente gradevole per la sua giornata. Ciò significa che, se ho da parte dei risparmi ed ho voglia di migliorare il mio spazio, vuol dire che funzionano sia i programmi TV che facciamo sia che abbiamo inteso il mood dei nostri telespettatori. La gente ha voglia di circondarsi di spazi gradevoli.
Può essere anche una forma di investimento economico?
Secondo me sì, poi l’italiano si contraddistingue per essere un sostenitore del mattone. Oggi lo vestiamo.
Una casa personalizzata, dunque, nonostante i tempi di crisi. Varrà lo stesso anche in vacanza?
Non ho mai fatto alcuna differenza tra la casa di città e la casa di vacanza, anzi, quando mi capita di vedere la casa di vacanza del cliente arredata con i mobili della nonna mi viene tristezza: se io vado in vacanza voglio avere anche i piacere della mia dimora di città.
Quali sono le tendenze in fatto di interior decor?
Secondo me, chi fa la scelta della casa di vacanza grandi problemi non ne ha, perché altrimenti si concentra sulla prima casa. Obiettivamente, se una persona si è creata un ambiente gradevole in città lo pensa anche altrove. Io penso anche ai clienti cui abbiamo fatto la casa di città: poco dopo sono arrivati anche alla casa di vacanza, al mare in montagna.
Che ne dice dell’esperienza televisiva?
A me ha amplificato tutto. Ammetto che, grazie a questi programmi televisivi, ho avuto modo di entrare in contatto con persone che, probabilmente, nemmeno loro avrebbero mai preso contatto con un progettista. Abbiamo reso questa figura molto più terrena, e la gente, in questo momento, ha voglia di rendersi la casa molto più gradevole.
Avrebbe pensato di fare l’interior designer in televisione?
No! Mai avrei pensato di finire in televisione, è stato tutto per caso. La televisione è cambiata: oggi non è più generalista me è diventata sempre più tematica. Ormai la gente segue quello che le piace; gli argomenti che interessano sono tutti orientati al “come migliorare”, quindi come migliorare l’aspetto, la casa… C’è tanto fai-da-te e la gente stessa, io lo vedo, è molto più preparata: non è più sprovveduta ma ha voglia di capire che cosa si mette in casa. Questo è un upgrading anche della qualità della vita da parte di una persona che vuole capire sempre di più ed ha voglia di imparare.
Non ha il terrore, da professionista, che poi dopo diventino troppo bravi?
(Ride, n.d.r.) Se accadrà questo, mi inventerò qualcosa d’altro.
La sua Hi Home, questo il nome del progetto, sarà fruibile a tutti gli ospiti del Fuorisalone 2013 in versione “casa campione” come ambiente ideale dotato delle migliori tecnologie ed innovazioni in fatto di risparmio energetico, fonti rinnovabili. Per questo, Andrea Castrignano l’ha realizzata con il supporto di aziende specializzate ad hoc. Voglia di cambiare tutto e dare una mano di fresco?
Paola PERFETTI
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