Il 20 February è iniziata ufficialmente l’era di Jeremy Scott da Moschino. Dopo le celebrazioni dei 30 anni del marchio del gruppo Aeffe e del notevole lavoro svolto da Rossella Jardini dalla morte di Franco Moschino (nel 1994) fino ad oggi, un cambio di testimone era necessario quanto desiderato. Con una sfilata donna show Jeremy Scott ha conquistato subito applausi a scena aperta e dichiarato al tempo stesso il suo manifesto. La sua moda ironica, colorata, stravagante, colta e pop al tempo stesso, non tradisce infatti lo spirito Moschino, ma riesce comunque a rompere col passato. Da McDonald a Spongebob è evidente che il mondo è cambiato, e dopo quella sofisticata ironia sull’italianità è tempo di bersagliare il mondo globalizzato.
Lunedì 16 June sfilerà durante la Fashion Week di Londra la collezione uomo primavera estate 2014, la prima disegnata da Scott. Mentre la moda italiana sembra ricompattarsi e riunirsi a Milano la scelta di Moschino suona piuttosto controtendenza, ma in fondo è coerente al nuovo corso che il nuovo direttore creativo vuole imprimere. “La scelta di Londra nasce dal desiderio di esprimere lo spirito ironico, l’energia e il sense of humour di Moschino, in una città caratterizzata da un pubblico molto eterogeneo e dall’interessante proposta di set up & casting, creando le vibrazioni ideali per il primo show della collezione maschile interamente firmata da Jeremy Scott” recita una nota dell’ufficio stampa che sembra la premessa ad una sfilata show, un sequel di quella donna, senza però, si spera, il ritardo impressionate di Katy Perry rumorosamente fischiata dai fotografia a February scorso.
Nel frattempo è stata già presentata la campagna pubblicitaria autunno inverno 2015 firmata da Steven Meisel che Scott si è premurato di definire “my favourite artist”. Scatti fotografici in un elegante bianco e nero in cui torna ad essere celebrata la bellezza vera, ossia le top model: Linda Evangelista, Stella Tennant, Carolyn Murphy, Saskia Debraw, Karen Elson and Rachel Zimmerman. Nostalgia canaglia? Per niente, anzi sembra proprio che questa parola non esista nel vocabolario di Jeremy Scott che riesce perfino ad attingere negli archivi Moschino senza ripetere, ricopiare, reinventare, ma solo per proseguire una bella storia di moda e creatività.
Andrea VIGNERI