Sono i grandi dandy del passato quelli a cui guarda Ermanno Scervino per la realizzazione della sua nuova collezione di moda uomo per la primavera estate 2015. L’avvocato Agnelli, innanzitutto, e tutti quegli uomini che riuscivano ad interpretare in maniera originale il guardaroba maschile, rompendo in maniera irriverente gli schemi convenzionali. Ecco perché l’uomo di Ermanno Scervino indosserà capi classici della tradizione con elementi – come i colori fluo o le stampe a pois – che la rompono, quella tradizione.
Da cosa ha tratto ispirazione per realizzare questa nuova collezione?
I classici per me sono un’enorme fonte di ispirazione… Felpe, parka, completi sartoriali, sono elementi che fanno parte del guardaroba di ogni uomo. Mi piaceva l’idea di utilizzare l’intero armamentario dei classici dell’abbigliamento maschile in una maniera moderna, giocando con materiali, ma soprattutto con colori e stampe che non ti aspetti. Il fluo all’interno delle giacche, ad esempio, oppure in pois, in versione macro o micro, utilizzati per stampare foulard o vestaglie da sera.
La scelta dei pois per l’uomo è piuttosto insolita…
Ma no, non credo. I grandi dandy del passato hanno sempre utilizzato i pois. Mi viene in mente ad esempio l’Avvocato Agnelli. Un uomo che di classe ne aveva da vendere e che è diventata un’icona indimenticata di stile a cui fare riferimento e a cui ispirarsi. Oppure, penso ai musicisti, specialmente ai più decadenti, quelli che hanno vissuto molto la solitudine. Ecco, molti di loro hanno indossato stampe a pois
Come mai la scelta, nell’uscita finale, di fare sfilare uomini in vestaglia?
Perché credo che siamo talmente tanto presi dal lavoro e dalla frenesia della vita, che non pensiamo mai a noi stessi. La vestaglia in seta vuole essere una coccola, simboleggia un momento di relax, senza trascuratezza, che tutti una volta ogni tanto dovremmo concederci, imparando a stare bene da soli con noi stessi.
Che materiali ha utilizzato per questa nuova collezione?
I materiali che mi sono cari, quelli nel DNA della maison. Parto sempre dagli stessi tessuti, perché mi piace l’idea di continuità, poi vengono lavorati in maniera sempre diversa, sperimentando e creando nuove soluzioni materiche, ma la partenza è sempre la tradizione.
Quanto è importante il Made in Italy per Ermanno Scervino?
Dire che è fondamentale sarebbe un eufemismo. E’ un valore che va al di là dell’etichetta, che significa eccellenza, artigianalità e cura del prodotto. Il Made in italy ci contraddistingue in tutto il mondo, è portatore sano di italianità.
E per l’Italia? Quanto conta?
Quando si parla del Made in non si fa riferimento solo alla moda, ma al design, al food e al vino. A tutto ciò che è frutto della creatività e dell’artigianalità italiane. Dovremmo prendere queste eccellenze e divulgarle il più possibile nel mondo. Con l’aiuto anche delle istituzioni politiche, che se da un lato si stanno muovendo per sostenere il Made in Italy, dall’altro dovrebbero cercare di sforzarsi a fare qualcosa di più. Il settore della moda è uno di quelli Mayrmente trainanti della nostra economia. Il premier Renzi si sta muovendo molto bene in questa direzione ormai da tempo.
Ce l’abbiamo fatta ad uscire dalla crisi?
Io credo di sì. O meglio credo che siamo sulla buona strada. Abbiamo dei grandi nuovi mercati che ci danno molto supporto. Le nuove economie ci hanno aiutato e ci stanno aiutando.
E il mercato interno si è ripreso?
Credo che in quei posti dove c’è turismo e quindi un giro di soldi più importante il mercato si stia abbastanza riprendendo. Penso che possiamo farcela. Sono molto fiducioso.
Pinella PETRONIO