Da quando non avevano diritto di andare a scuola, lavorare, votare e talvolta nemmeno di pensare e parlare, le donne di passi avanti ne hanno fatti tanti. Basti pensare che oggi non solo possono scegliere la professione che più aggrada loro, ma possono anche essere a capo di team e occupare posizioni di rilievo nelle aziende e nella politica. Ci sono alcune professioni, però, dove ancora il ruolo della donna non è molto valorizzato e soffre di maschilismo. Benché le donne cucinino da sempre, infatti, è purtroppo difficile pensare ad uno chef donna, ruolo a cui viene ancora troppo spesso associato l’uomo.
Eppure Sara Preceruti, classe ’83, giovanissimo chef della Locanda Del Notaio (Pellio Intelvi in provincia di Como), è la perfetta dimostrazione che le donne non solo sono in grado di preparare piatti eccellenti, frutto di un perfetto lavoro di ricerca, sperimentazione, eccelse materie prime del territorio e tradizione culinaria. Ma sono anche in grado di gestire delle numerose brigate di cucina. La sua, quella di Sara, è per sua stessa scelta giovane, giovanissima (l’età media si aggira intorno ai 25 anni), perché a suo avviso il segreto tra i fornelli è la comunicazione… la partecipazione tra tutti i componenti dello staff. E la giovane età di tutti, lei compresa, aiuta l’integrazione.
Da dieci anni alla Locanda del Notaio, da tre chef, una stella Michelin nel 2011 e il premio come Miglior Chef Donna, assegnato nel 2013 da Identità Golose, dovrebbero, forse, aiutarci a riflettere che spesso se di donne Chef si sente poco parlare non è perché non ci siano ragazze di talento ai fornelli, ma perché talvolta non si dà loro la possibilità di fare emergere il loro talento.
“Sara, è una cuoca di razza, un carattere forte, uno sguardo che ti inchioda… i suoi piatti, hanno una vitalità e una vivacità straordinarie. I colori balzano immediati e catturano la tua attenzione, rendendo particolarmente appetitosa ogni pietanza“, si legge sulla Guida di Identità Golose 2014. E i suoi piatti rispecchiano questa sua vivacità d’animo e d’intelletto: la sua è una cucina semplice, fatta di materie prime genuine e di alta, una cucina che non cerca l’effetto a sorpresa con piatti ricercati, perché vuole stupire con la creatività e abbinamenti particolari. Rispettando sempre il cibo.
Pinella PETRONIO