La storia del cappello è una storia vecchia quanto l’uomo, che lo ha indossato sin dalle civiltà antiche, passando per il medioevo, poi l’ottocento fino ad arrivare ai nostri giorni. Il cappello è un simbolo dalle molte valenze culturali, sociali e individuali, rappresenta visioni del mondo, è metafora della creatività di chi lo indossa. Un cappello in testa genera una forte aurea di seduttività, perché nasconde, cela, non svela tutto e non svela subito. Molto più banalmente il cappello ripara dal freddo in inverno e dal caldo in estate.
Proprio per questo è uno tra i pochi accessori che gli uomini si concedono volentieri, soprattutto d’estate, quando la calura impazza sia sulle spiagge che sulle strade deserte delle metropoli. Insieme al classico Panama, nato in Ecuador, contraddistinto dal nastro, quasi sempre nero, alla base della cupola, amatissimo da tutti gli uomini per i look vacanzieri, e all’intramontabile Borsalino, ideale in ogni tipo di situazione, quest’estate torna di gran moda il cappello da pescatore, realizzato in diversi colori e varie stampe.
Amatissimo dagli uomini per quest’estate 2014 anche il cappello con tesa morbida e afflosciata su se stessa. In generale la tendenza estiva vuole cappelli che siano essenzialmente lineari ed eleganti, con un aspetto ludico e ironico, senza rinunciare alla tradizione sartoriale.
Pinella PETRONIO