di Vera MORETTI
Il decreto “Salva Italia” non si è mostrato troppo “clemente” con il sistema nautico italiano ma, nonostante ciò, i porti turistici più importanti della nostra penisola si sono uniti a formare M.I.N.S.Y., Marina International Network for Super Yachts.
Si tratta di una rete che collega, appunto, i porti turistici non solo più rinomati, ma soprattutto in grado di rispondere alle tante richieste di turismo nautico elitario, quello dei mega-yachts.
I fondatori sono Base Nautica Flavio Gioia (Gaeta), Marina San Giusto Sea Center (Trieste), Cantieri Celli – Marina Sant’Elena (Venezia), Porto Turistico di Jesolo (Venezia) e Melita Marine Investment Ltd. (Malta), con Confindustria Latina partner d’eccezione che, come tale, sarà impegnata nel promuovere e sviluppare, anche con portualità turistica, politiche di aggregazione ed attività di co-branding.
M.I.N.S.Y. rappresenta la prima risposta imprenditoriale di marine e porti turistici per affrontare la crisi, con la speranza che la costituzione di questo unico brand possa portare a condivisione e posizione sempre più d’elite sul mercato internazionale.
L’iniziativa è stata accolta con curiosità ed interesse dai principali porti mediterranei, e ciò che davvero fa la differenza è un repentino cambio di mentalità, oltre ad un Mayre comune impegno nella direzione della collaborazione, oggi sempre più necessaria, per far fronte alla competizione globale.
Tra gli obiettivi di M.I.N.S.Y. c’è anche quello, molto importante, di creare nuovi e qualificati posti di lavoro e la creazione di nuove professionalità, come è stato sottolineato anche da Luca Simeone, rappresentante della Base Nautica Flavio Gioia, nonché Presidente della neonata Rete di Impresa M.I.N.S.Y.
Simeone, però, ha aggiunto che la rete appena costituita si pone come traguardo quello di “ creare tutte quelle condizioni che consentano di promuovere l’offerta del territorio sia dal punto di vista economico che culturale e ludico ed agevolando tutte quelle economie di scala dalle quali un network di porti turistici di questo livello può certamente ottenere grandi benefici sia per il singolo porto associato che per l’utenza tutta“.
Tutto ciò, al fine di agevolare un turismo mediterraneo di cultura ed enogastronomia che sta prendendo sempre più piede, considerando la crescente tendenza “ad utilizzare sempre più compagnie di charters che dalle coste spagnole e francesi navigano, passando per il nostro Paese, con destinazione Grecia, Slovenia, Croazia o Turchia, nei nostri porti non possiamo non pensare a questo particolare tipo di turismo che ha importanti ricadute sul territorio“.
Con queste premesse nasce questa iniziativa che ha come obiettivo principale quello di realizzare un possibile progetto di sviluppo integrato, eventualmente aperto ad altre strutture nautiche di livello europeo.
Un modo del tutto innovativo per affrontare la crisi.