I personaggi famosi, facciano parte del mondo dello spettacolo o del giornalismo, scelgono spesso di rimanere fedeli negli anni alla stessa pettinatura, che finisce così in qualche modo per caratterizzarli e renderli più facilmente identificabili. Lo stesso non si può dire per Rihanna, i cui capelli sono un po’ come la sua vita sentimentale: sembrano non avere quiete, perché la bella e sexy cantante barbadiana ha sempre dimostrato una certa inclinazione ad osare e sperimentare con le pettinature, al punto di far temere che talvolta siano la conseguenza di un litigio col fidanzato Chris Brown piuttosto che l’opera di un costoso hairstylist.
Così ai tanti primati che ha raggiunto con una discografia di grande successo, al punto da essere inserita nel 2010 nel Guinnes World Record come artista che ha venduto più singoli e album nel Regno Unito, si aggiunge quello di donna peggio pettinata del 21esimo secolo, un riconoscimento di cui non andare proprio fieri, anche perché ad assegnarlo non sono stati i soliti cattivi esperti di moda, ma i professionisti del settore del sito Fabriah.com, specializzato in prodotti per la cura dei capelli.
Eppure le sue pettinature stravaganti hanno fatto tendenza, basti pensare alle ragazzine (e non solo) che replicarono uno dei suoi look più celebri: i capelli rasati da una parte e lunghi dall’altra. Ma si sa, che il successo di un trend spesso è direttamente proporzionale al cattivo gusto ed in fatto di stile Rihanna non è certo un modello di buongusto.
Dai capelli lunghi e tirati all’indietro dei primi anni di carriera è passata al caschetto mosso, poi alla frangia lunga sugli occhi, poi asimmetrie e sfrangiature di ogni tipo, ciuffi rock e creste punk, e così dal nero al biondo e al rosso fuoco, mentre, seppellita l’immagine acqua e sapone degli esordi, il trucco è diventato sempre più pesante come dimostrano le sue labbra spesso viola o rosse.
Non è andata meglio in scelta di abiti, sui red carpet Rihanna non tradisce mai le aspettative ed ha una naturale disposizione ad apparire semi-nuda e con profonde scollature, strizzata spesso in corpetti che le comprimono il seno, maglie che lasciano scoperto l’ombelico e shorts aderenti, e ancora pelle nera e stampa animalier; titolo di cantante peggio vestita del secolo? Lì la competizione è ardua, di certo è tra le papabili.
Andrea VIGNERI
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