Di Paola PERFETTI
Una Regina delle nevi, una signora dell’inverno, perché sia tale deve indossare un accessorio fiabesco, che la vesta ma che al contempo la ripari, un copricapo gioioso e divertente ma che dia un tocco di stile così che davanti al suo look non si possa che dirle… chapeu.
Quelli di Kreisicouture, nome del marchio by Krisztina Reisini, sono ormai ritenuti degli autentici oggetti d’arte. E non basta ammirare da lontano l’ultima limited ediction Kreisicouture expressly for Christmas 2011 per capire quanto raffinato senso del couture e dell’alta artigianalità ci sia dietro ogni suo cappello.
Ungherese ma cittadina del mondo, dopo aver vissuto a Parigi, Londra, New York, Los Angeles Krisztina Reisini è “capitata” a Milano ma ancora sogna l’Inghilterra, l’Irlanda e il worldwideweb per continuare a divertire/divertirsi con le sue originali, lussuosissime creazioni, un po’ Airbag un po’ Meringhe, un po’ Fifities e persino wedding, sempre over the top, in cui i materiali maschili si mescolano con ironia alle forme femminili dando vita a gessati, code di volpe, meraviglie.
In definitiva: che stiate partendo per una raffinata vacanza ad alta quota o che sia impegnati a rimpinguare il vostro glaciale guardaroba cittadino, l’abbiamo intervistata nel suo nuovissimo showroom di via Tortona 14,a Milano, dove “Kreisi” ha modellato solo per noi un nuovo cappello.
Per Kreisicouture il cappello é…
Il cappello è un gioco, questo gioco: quando una donna cammina per la strada oppure si trova in un luogo pubblico indossando un cappello, la gente la guarda in un modo che è completamente diverso; attira moltissimo l’attenzione. Magari tante non vogliono osare, ma io la invito a provare…
Come ha iniziato a creare cappelli?
Ne sono sempre stata affascinata e ho cominciato a crearne per me attirando l’ammirazione e le richieste delle mie amiche. Da qui è nato tutto.
La prima collezione Kreisicouture del 2012 sarà…
La collezione Kresicouture di questo autunno inverno cerca di essere meno “Crazy”, usando dei materiali sempre divertenti, sempre ricercati, ma un po’ più abbordabili. All’inizio mi sono scatenata molto sul lusso con l’uso di pellicce, cashmere, velluti, che credo continuerò a lavorare ma giusto concentrandomi sul target dei privati. Oggi il pubblico necessita e pone delle richieste che sono completamente diverse, quelle alle quali non posso non prestare attenzione. Spero comunque di continuare a fare sempre cose bellissime e ad un prezzo più appetibile, senza snaturare “Kreisicouture”.
Quali sono le influenze del suo lavoro: colori, materiali, forme?
La mia ispirazione nasce sempre dal materiale. Certo, continuano a piacermi molto le forme grandi, ma come le dicevo prima sto facendo un grande lavoro di ridimensionamento. Credo di essermi davvero trasformata nei nuovi modelli con veletta (si diverte a provarli e a mostrarci cosa intende in questo video reportage*, ndr). E dire che non sono modelli… “piccoli”. E poi c’è il nome, come “Ananas”, “Meringa”: ogni mio cappello ne ha uno.
Il cappellaio è davvero matto?
Il cappellaio si diceva che fosse matto per il mercurio che usava quando si metteva al lavoro. I suoi effluvi li ubriacavano, erano strafatti.
E Kreisicouture ha delle icone del passato a cui si ispira, personaggi, donne…
Tutte le grandi donne, Balenciaga, of course, tutti i grandi couturier, Givenchy. Gli anni Cinquanta mi piacciono moltissimo. E ci sono molti molti altri.
Per Kreisicouture, quando bisogna indossare un cappello?
E’ sempre il momento giusto, non solo durante un evento. Ad esempio, una signora che partecipa a una festa può osare un po’ di più. Il cappello è un elemento molto personale: nella Mayr parte dei casi le mie creazioni non hanno un canonico “davanti e dietro” ma possono essere girati, giocati. Sono del tutto personalizzabili e su misura, nel senso di calibrati sul carattere di chi me ne ordina uno (i tempi di realizzazione sono dalle 3 alle 6 settimane, ndr).
Ci sono dei materiali che meglio si prestano per la realizzazione di un cappello, o dei materiali “che ha in testa” ma che non è ancora riuscita a tradurre in creazioni?
Io modello molto con le mie mani. Tanti miei cappelli non sono mai stati sul modello di legno. Questo significa che per me è molto importante trovare materiali che siano molto corposi; che io riesca a manipolare per farne la struttura. Quando il materiale è troppo morbido la struttura si affloscia.
Cosa vuol dire per Kreisicouture avere una buona idea in testa?
Certamente esaudire un desiderio.
Come il nostro di vedere realizzare un cappello così, fra due mani.