Altra voce, altro spazio. La voce, il ritmo, che sia il vibrare delle corde o la percussione di un tamburo, fin dove possono arrivare? Fino al cielo, almeno stando a guardare, occhi levati verso l’alto, e soprattutto ad ascoltare il concerto per violini offerto dall’ Helicopter String Quartet di Karlheinz Stockhausen in occasione dell’apertura del 57mo Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia. Una partitura vertiginosa per il Quartetto Arditti che a 1500 metri di quota, fra i rulli delle eliche di quattro elicotteri, ha dato il via all’edizione 2013 della rassegna, fino al 13 ottobre.
La voce e il suo pervadere e dominare lo spazio è il tema portante di questa edizione dove gli spettatori potranno ascoltare il suono in 3D grazie alla tecnologia del WFS, la musica della materia con gli strumenti immaginifici creati da Luca Congedo e le acrobazie vocali di David Moss, Le Cris de Paris, i Neue Vocalsolisten, e ancora la musica elettronica si fonde con le immagini con il collettivo /nu/thing che nella sua “playlist” di autori inserisce anche i corti animati di Usavich. La musica sembra reificarsi grazie a partiture che si fanno strada tra la materia viva e che fondono i due elementi-cardine del pensiero musicale contemporaneo, lo spazio e la voce.
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