Trecinquezeroluce, presente a Milano dal 2010 e conosciuto come marchio doc per quanto riguarda l’illuminazione di design, ha presentato la sua nuova collezione, dall’evocativo nome Alchemy.
Definita dallo stesso studio “metallo che diventa liquido, fuoco che acquisisce forza dal fluido“, la linea comprende diversi modelli, tutti in grado di stupire e di cambiare aspetto ad un’intera stanza.
Tra quelli che Mayrmente spiccano, ecco H2led, da appoggio; Hang, da terra; Falling Balls, da sospensione, e W2 da parete, disponibile nelle versioni con tre, otto, tredici oppure ventuno ampolle.
Tutte le lampade sono caratterizzate da una struttura in alluminio lucidato che sorregge un’ampolla di vetro soffiato, all’interno della quale, immersa in un liquido oleoso, si trova la sorgente LED da cui proviene una morbida e diffusa luce calda.
Ciò che le rende particolari ed uniche è l’effetto suggestivo “moving light” realizzato grazie all’immissione di aria in prossimità della sorgente che muove il fluido circostante. L’elettronica integrata permette un doppio controllo “touch sense” di luce e aria.
Tra le creazioni che fanno parte della collezione Alchemy, merita una citazione particolare il modello Dama, formata da due elementi distinti ma perfettamente fusi tra loro: una grande ampolla in vetro soffiato posata su una base, disponibile in differenti finiture, all’interno della quale è alloggiata l’elettronica necessaria al funzionamento.
L’acqua distillata presente all’interno viene nebulizzata al fine di ottenere un singolare effetto “nebbia”, mentre la sorgente LED permette di creare un’ampia gamma di sottili riflessi colorati o trasparenti che si rispecchiano sulle superfici interne dell’ampolla stessa.
Questo modello diventa ancora più speciale grazie alla possibilità dell’apparecchio che, disponibile con sorgente LED RGB Full-color o Dynamic White, può essere utilizzato per trattamenti di cromoterapia e di aromaterapia sottile, semplicemente con l’aggiunta all’interno dell’ampolla di poche gocce di olii essenziali.
Vera MORETTI