Toscana e Umbria al primo posto del mercato del Real Estate, che evidenzia però un’innata tendenza degli investitori a cercare dimore dal sapore made in Italy anche nel Conero marchigiano. Il mercato degli immobili di lusso va a gonfie vele, anche se i veri artefici del trend positivo registrato dal Luxury Estate restano loro, gli stranieri.
Sedotti dall’atmosfera bucolica dei colli fiorentini, decisi a scoprire il sapore medievale delle terre umbre, o a fregiarsi di un appartamento con vista sui capolavori dell’arte italiana, tra Roma e Firenze, gli investitori stranieri fanno segnare un netto rialzo nelle vendite degli immobili di lusso in Italia.
Prezzi in salita e richieste in crescita, il mercato del Luxury Estate non conosce battute d’arresto, almeno secondo quanto evidenzia un’indagine condotta da Immobiliare.it, il sito immobiliare online, in collaborazione col portale internazionale LuxuryEstate.it, specializzato negli immobili di alto pregio.
“Dividendo le ricerche sugli immobili di prestigio fra acquirenti italiani e stranieri abbiamo rilevato che, dal 2009, la quota di potenziali acquirenti provenienti dall’estero è cresciuta del 23%. Oggi l’11% di chi cerca un immobile di prestigio in Italia non è residente nel nostro Paese” ha sottolineato Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it .
Un’indagine condotta sul mercato degli immobili di lusso dal 2009 ad oggi, da cui emergono dettagli interessanti: in corrispondenza con l’entrata in vigore dello scudo fiscale italiano, infatti, il real estate di alta gamma ha registrato una netta impennata, con un aumento nelle ricerche di annunci pari a +28% nel primo trimestre del 2010.
Non solo: “le soluzioni del lusso immobiliare classico italiano –continua Giordano – hanno fatto registrare nel primo semestre del 2012, rispetto al medesimo periodo del 2009, un incremento del 5% nel prezzo richiesto. La crescita nella domanda è espressione della ricerca di immobili di sicuro valore, non soggetti ai rischi della fluttuazione del mercato immobiliare”.
Immutati sembrano restare però i gusti degli stranieri in fatto di località italiane predilette: appartamenti nelle città d’arte o di affari, come Roma e Milano, ville in località turistiche dal sapore internazionale come Cortina, la Costa Smeralda e Santa Margherita, o ancora casali di alta gamma nelle campagne toscane e umbre. Due le nuove mete che si affacciano all’orizzonte degli investitori stranieri: la regione del Conero (+31%) e le terre incontaminate del Salento (+23%).
Ma qual è l’identikit dell’acquirente che viene da lontano?
E qui occorre smentirsi. Niente americani o sceicchi mediorientali, la fetta più grossa degli investitori viene infatti dall’Europa: tedeschi in primis, che dalle regioni del Nord dell’Italia stanno varcando le Colonne d’Ercole del Salento, e ancora francesi, che prediligono la Liguria (21%), la Toscana e Roma e infine i russi. I cugini della Steppa hanno le idee ben chiare: la quasi totalità degli investimenti russi si indirizza infatti verso la Sardegna e le sue coste. Solo un pioneristico 15% sta allargando i propri orizzonti puntano a regioni ‘sconosciute’ come la Costiera Amalfitana.
Capitolo a parte per gli inglesi, che costituiscono ormai vera e propria comunità nel Chianti, e che, grazie alla Sterlina forte, hanno aumentato negli ultimi 3 anni loro ricerche di immobili di lusso in Italia, arrivando a segnare un +12% dal 2009.
Fra i nuovi investitori spuntano però i Greci: un dato inaspettato per via della crisi economica che ha piegato in due il Paese?
Non esattamente: la corsa all’investimento di lusso riguarda la fetta più ricca della popolazione, che, spinta dal timore di una possibile uscita dall’euro, guarda al mercato immobiliare italiano come fruttifera forma di bene rifugio.
Quale rifugio migliore allora di un antico casale in Toscana, tra vigneti e colline a perdita d’occhio?
Alessia CASIRAGHI