di Paola PERFETTI
Verde malachite, rosa ametista, azzurro lapislazzulo, bianco cristallo di rocca. E’ un trionfo di grazia e stile lo stand Baldi presso il quale sono stata ospitata una settimana fa, in occasione del Salone del Mobile di Milano. Chi fosse passato da Rho Fiera non potrà non aver notato la sontuosa vasca da bagno ricavata da un unico blocco di cristallo di rocca. Un sogno, per qualcuno diventato realtà ad 1 milione di euro.
Perché in Baldi c’è tanto, c’è tutto.
Spicca al centro della location, Padiglione 4 (Salone del Mobile – area Classico), un magnifico tavolo in malachite dalla lavorazione a mosaico (ben 9 strati!) e colonnine simil Cariatidi dal vago sentore Orientale. Sono stata chiamata qui proprio per parlare di lusso e di malachite: per spronare clienti e curiosi a dire la loro su questa elegantissima pietra, “fonte di equilibrio e piacere” secondo la cristalloterapia. Altri miei esimi colleghi l’hanno fatto prima o dopo di me, all’ora dell’happy hour, a proposito del cristallo già citato o dell’ametista.. E gli spunti per riflettere o commentare questa come le altre meraviglie tutte intorno a me non mancano davvero.
Spiccano gli alambicchi; si riflettono i vasi uno dentro l’altro, facendo da specchio alla colorata e quanto mai piacevole accoglienza dei miei ospiti.
Un’ ospitalità tipicamente toscana; un fiuto per l’eleganza; una passione per i materiali preziosi: sono questi gli ingredienti di successo di Baldi Firenze, Baldi Home Jewels. E non stento a credere che, da anni, sia una firma del lusso contemporaneo.
Scopro che affonda le sue radici nella storia italiana e si connette al futuro attraverso il design, oltre che ad una voglia di fare “community” – ovviamente luxury – con il suo pubblico italiano ed i suoi innumerevoli estimatori internazionali.
La storia nasce a Firenze oltre un secolo fa, da un antenato artigiano con velleità artistiche. Da qui il resto diventa un’avventura di grande piacere, tutto italiano, tutto delicatamente orientato verso il senso del lusso.
Ricordate le immagini di Villa Corsini, uno degli allestimenti da loro curati e mostrati nel primo numero di BBSPIRIT, l’avventura editoriale del marchio Baldi?
Ma prima di guardare al frutto, andiamo al “sugo della storia”. Chiedo a Luca Baldi, portavoce della famiglia.
Baldi: qual è la sua storia dal 1867 ad oggi?
Siamo un’azienda storica nata nel 1867, specialista del bello, che affronta oggi i mercati con collezioni trasversali, espressioni complete del valore di una trasmigrazione fra passato e futuro, fra classico e moderno. Si affiancano ai manufatti storici che raccontano, attraverso l’ampio catalogo e le testimonianze presenti in tutto il mondo, la tradizione di una famiglia legata all’arte e al futuro.
Come si esprime, da voi, il concetto di design?
La caduta dei confini fra stili ed epoche è oggi una tendenza acquisita. Il design si esprime in maniera globale, il mixage diventa invenzione, gli oggetti rileggono la storia affermando la fine degli « stili » bloccati. Le collezioni Baldi sono fatte di oggetti che stanno all’incrocio fra la ricchezza del passato e la leggerezza dei linguaggi contemporanei, attingono liberamente a stili e modi, a materiali e decori storici. Quello che resta immutato nel tempo è lo stile di lavoro, la passione per i materiali preziosi,la sapienza artigianale, la cura dei particolari e dei dettagli.
Quali sono i vostri materiali preferiti?
Lapislazzuli, ametista, malachite, cristallo di rocca, oro, bronzo e argento, onice e marmo, si combinano fra loro e danno vita ad una eleganza sontuosa e discreta nello stesso tempo.
Adesso abbiamo attivato con il dipartimento di Industrial Design dell’Università di Firenze un laboratorio triennale che coinvolge 30 studenti che operano da noi in azienda. La prima fase del progetto si concentra sulla realizzazione di un archivio digitale di tutti i prodotti e dei singoli componenti realizzati nel corso degli anni: un’operazione di disegno e rilievo attraverso scansioni 3D, che partendo dal prodotto finito, ne ricostruisce gli elaborati grafici necessari per la realizzazione di tutti i prodotti in tutti i materiali.
La fase matura e finale del progetto “Red design lab” è invece rappresentata dalla collaborazione e partecipazione ad un processo di design e definizione di nuovi prodotti che Baldi potrà inserire sul mercato con la speciale label di prodotto frutto dell’innovazione e della creatività di giovani designer e realizzati attraverso l’utilizzo di nuove e raffinate tecnologie, come stampanti 3D e sofisticati software di modellazione che Baldi ha acquistato proprio a questo scopo.
Perché la scelta del lancio di un progetto editoriale e di una luxury community: che cosa vi aspettate da un’operazione di questo tipo (e.g. consolidare l’affezione dei clienti storici, reperine di nuovi, etc etc)?
Tutto quello che dal 1867 fa parte della tradizione Baldi Home Jewels ispira anche il nuovo BBSPIRIT, un luxury Magazine progettato da Baldi per essere distribuito nelle proprie Boutique internazionali e nei grandi alberghi del Lusso internazionale.
BBSPIRIT è dedicato ai Clienti Baldi per condividere con loro una finestra sull’Italian Luxury Style, su quel Mondo in cui Baldi Home Jewels è protagonista assoluto con le proprie esclusive creazioni. Già da questo primo numero, il BBSPIRIT è il trait d’union che collega molte e diverse declinazioni della bellezza, dallo sfarzo dei megayacht di Mondomarine al fascino delle Ville sulle colline del Chianti, dalle dimore e dagli alberghi più esclusivi all’infinita bellezza dei gioielli, degli abiti di Alta Moda e delle creazioni Italiane. Lo stile Italiano – ben oltre i prodotti – diventa la prospettiva su un mondo di lusso coerente e sofisticato.
E la vostra presenza Social?
L’abbiamo lanciata durante iSaloni 2012: la intendiamo come una nuova identità bbspirit.baldi.biz , come un nuovo spazio di conversazione online dedicato all’Interior Design Creative Community.
Uno spazio innovativo per condividere il brand e la nuova identità digitale Baldi Home Jewels. Una community esclusiva e internazionale rivolta a designers, progettisti e boutique all’interno della quale saranno pubblicati contenuti, interviste e momenti di approfondimento, foto e video in anteprima dei prodotti e della vita di Baldi in tutto il mondo.
Quali sono i vostri mercati di riferimento all’estero e i clienti più affezionati?
I nostri mercati di riferimento sono quelli del Lusso, quindi tutte le vecchie provincie dell’ex Unione sovietica, tipo Kazakhistan, Azerbaijan e simili; poi naturalmente Mosca e l’Ucraina. La Cina, Dubai, l’Arabia Saudita, il Qatar. In Italia e in Europa non vendiamo, a parte la nostra boutique all’interno di Harrod’s a Londra che lavora molto bene. La nostra strategia è di vendere attraverso le boutique Baldi nei paesi che ho citato, nei quali il nostro obiettivo è radicarsi ulteriormente prima di affrontare nuovi mercati, potenzialmente interessanti, come l’India o il Brasile. Da poco abbiamo inaugurato le nostre boutique a Jeddah e a Doha che lavorano molto bene e che si aggiungono a quelle già presenti da tempo in alcuni mall del Lusso in Cina, in Russia e in Ucraina. Poi abbiamo dealers esclusivi a Singapore, Malaysia, Hong Kong, Brunei…
Com’è andato il Salone del Mobile in termine di vendite e di contatti?
Il Salone è andato molto bene! A parte il fatto che abbiamo venduto dopo soli 2 giorni la vasca in cristallo di rocca da 1 milione di euro a una cliente del Qatar …in generale abbiamo visto molti clienti e respirato un’aria positiva, di grande fermento. Le nuove collezioni sono piaciute e abbiamo incontrato nuovi partner per sviluppare nuovi progetti.
A questo punto, che ci dice della magnifica vasca in cristallo di rocca?
Quella che abbiamo presentato al Salone 2012 è la terza vasca di cristallo di rocca che abbiamo presentato. Tutto deriva da enormi blocchi integri di cristallo che provengono dal Brasile.
Dal primo blocco abbiamo ricavato due vasche che avevano ciascuna un diametro di circa 2mt e un peso di oltre 2,5ton. La terza vasca deriva invece da un blocco di 5 ton .: per quest’ultima vasca abbiamo effettuato una scansione 3D del blocco per capire al meglio quale fossero i punti giusti di taglio e di lavorazione del blocco. La lavorazione del cristallo di rocca è sempre è lunga, impegnativa, piena di imprevisti: durante i lavori il designer Luca Bojola e gli artigiani che hanno scolpito la vasca hanno imparato a conoscere il blocco di cristallo ed a lavorarlo rispettandone l’essenza naturale.
Era importante conferire alla vasca un design che non sconvolgesse completamente la forma del blocco e che esaltasse il cristallo rispettandone l’essenza. L’interpretazione del materiale era fondamentale per non appiattire la vasca e non renderla un oggetto privo della sua originale potenza naturale. La lavorazione della vasca lascia una parte esterna della vasca grezza, rocciosa, come scultura non-finita proprio ad esaltare il mixage tra genialità umana e potenza naturale.
Anche gli artigiani che hanno lavorato, scolpito, lisciato l’enorme blocco, alla fine del lavoro, conquistati, ne hanno subito in pieno la fascinazione, considerandola un’esperienza del tutto diversa da quando hanno lavorato ad altri tipi di pietra.
Averne un assaggio? Per chi fosse interessato o sognasse una casa da Mille e una Notte ma al 100% made in Italy è a disposizione il sito Baldi.biz. Arrivederci al prossimo Salone. O su qualche rivista a 7 stelle.