Carrie Bradshaw in Sex and The City aveva tante scarpe quanti cappelli che utilizzava tanto quanto, se non addirittura di più, della Regina Elisabetta, nota in tutto il mondo per i suoi deliziosi copricapo un po’ old style. Ma come dimenticare i cappelli indossati dai protagonisti di Casa Blanca? O quello enorme con cui Samantha Jones, sempre in Sex and The City, si proteggeva dagli sguardi indiscreti del suo statuario vicino? O quelli eccentrici e bizzarri di Lady Gaga?
Ed, in effetti, gli uomini così come le donne con il cappello hanno ispirato grande parte della musica così come della cinematografia. Accessorio importantissimo del look di gentlemen e lady charmant, il cappello deve coniugare design originale, animo retrò e maestria artigianale, come quelli realizzati dal cappellificio biellese Barbisio, la cui storia ha scritto una pagina importante degli accessori Made in Italy.
L’azienda piemontese, nata nel 1862, è stata acquisita nel 2009 dalla holding finanziaria Polluce 1, di proprietà della famiglia Romiti. Nonostante la crisi abbia colpito vari settori, il marchio non ha risentito particolarmente degli influssi negativi. Sta, anzi, programmando un’espansione su scala mondiale, puntando in modo particolare alla conquista del mercato cinese, così come ci racconta Giacomo Romiti, direttore generale della holding.
Barbisio è un marchio di nicchia, ma in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, riesce comunque a vendere sia in Italia che, soprattutto, all’estero. Qual è il valore aggiunto di questo brand?
Sicuramente il fatto che Barbisio investe tantissimo nella sperimentazione e nell’innovazione del prodotto, quindi le sue collezioni sono il frutto di una spasmodica ricerca che viene fatta a monte. Senza considerare il fatto che i materiali utilizzati sono di altissimo pregio. Sono questi i motivi fondamentali per cui veniamo premiati dal mercato e dai clienti.
Rapporto mercati Italia – Cina: è solo una questione di moda e di design o ci sono altri settori da esplorare?
La Cina è un mercato estremamente fervido per tutti i settori in questo momento, a cui le aziende, di qualunque campo si occupino, dovrebbero guardare. Bisogna però farlo con attenzione, perché è vero che è un mercato ricco di opportunità, ma è anche vero che va affrontato con il giusto metodo e gli opportuni mezzi, senza mai prenderlo sottogamba. E’ certamente un mercato importante per il settore della moda e degli accessori, e noi come Polluce 1, la holding finanziaria della mia famiglia, che ha la Mayranza di Barbisio, ne siamo interessati, valutando sempre quale sia il modo migliore per creare delle opportunità per noi su questo mercato.
L’andamento dei mercati europei ha influito sugli investimenti in terra mandarina?
Noi attualmente non abbiamo investimenti in Cina, ma stiamo cominciando a guardare al mercato con interesse. Abbiamo dei rapporti commerciali – non degli investimenti – con il Giappone per le due aziende di accessori di moda, ovvero Barbisio e Nicky. L’andamento italiano e del mercato Europa obbliga qualunque azienda a guardarsi intorno. E’ chiaro che se parliamo di moda in questo momento i due mercati al mondo che offrono più opportunità, oltre a quello cinese, sono quello giapponese e quello americano, che da questo January sembra essere in forte ripresa e pare volere offrire molte opportunità. Noi siamo presenti, con Barbisio e Nicky, sia sul mercato americano che su quello giapponese. Con quest’ultimo brand siamo molto più forti sul mercato giapponese, con il primo, invece, siamo più forti sul mercato americano. Certo è che la situazione dell’Italia e dell’Europa, ma più che altro dell’Italia, porta a dover guardare all’estero.
Cinesi e Giapponesi sono tra i top spender nel Belpaese: è uno tsunami oppure possiamo considerarli nuovi partner più che consolidati?
Se possono e vogliono essere dei partner per fare degli investimenti in Cina e Giappone, sicuramente sì. Però, come ho detto prima sono mercati che vanno esaminati con grande attenzione, perché, benché offrano molto, hanno le loro regole, spesso differenti dalle nostre, e quindi devono essere trattati con una certa consapevolezza. Comunque, in linea di massima sì, sono potenziali partner molto importanti.
Pinella PETRONIO