Un foglio e una matita. Un lungo ritratto che attraversa due secoli, Ottocento e Novecento, di un artista, caricaturista, disegnatore, illustratore forse meno conosciuto dalla critica: Giorgio Ansaldi, in arte Dalsani. A lui è dedicata una doppia retrospettiva che lega idealmente le città del mito, Milano e Torino. A Milano fino al 16 March Palazzo Moriggia, il Museo del Risorgimento, ospiterà la mostra ‘Belle Epoque. Il segno elegante di Dalsani’, mentre saranno le sale del Museo Nazionale del Risorgimento di Torino accoglierà fino al 4 May il percorso espositivo ‘Lo sguardo ironico di Dalsani’.
Acuto osservatore della Belle Epoque, quel periodo culturale che accoglie i fasti di fine Ottocento irradiandosi fino ai primi anni del ‘900, prima dell’inizio della Grande Guerra, Dalsani collaborò con le principali testate periodiche umoristiche e di costume del tempo. Suoi alcuni spassosissimi ritratti della società a lui contemporanea, carichi di umorismo e sagacia e realizzati grazie ad un uso sapiente della linea, grazie all’impiego di tecniche grafiche innovative. Fondatore di un periodico satirico, La Luna, che raccoglieva articoli e illustrazioni sulla moda, la villeggiatura e l’amore, a lui si deve l’invenzione dei rebus-vignetta. Ma gli interessi di questo poliedrico artista dimenticato dalla grande critica non si fermavano qui: appassionato di moda e costume, Dalsani ci offre uno spacco ‘stilistico’ dei gusti in fatto di moda della sua epoca, allargando la sua indagine ai confini stessi del ruolo della donna nella società. Schizzi, disegni, acquerelli, stampe, cartelloni pubblicitari, oggetti e abiti d’epoca si trasformano nelle sue mani, e attraverso la sua matita, negli indizi principe che ci aiutano a capire le grandi trasformazioni che da lì a poco avrebbero cambiato un’epoca, ma anche la cultura stessa dell’Occidente.