di Davide PASSONI
C’è un filo rosso che unisce le storie di gran parte degli orologi di lusso più iconici di sempre: l’essere nati da una grande passione. Non fa eccezione, in questo caso, il Fifty Fathoms di Blancpain. Intanto, dalla casa orologiera più antica del mondo, non poteva che nascere il primo orologio subacqueo della storia.
Correva l’anno 1953 – esattamente 60 anni fa – quando Jean-Jacques Fiechter, allora a capo della maison, toccava con mano il risultato di 3 anni di lavoro e il frutto della sua passione per le immersioni: il Fifty Fathoms, appunto, così chiamato in base alla misura britannica di “50 braccia” (91 metri circa), considerata allora la profondità massima che i sub potevano raggiungere, tenendo conto dell’aria compressa in uso all’epoca.
Che il Blancpain Fifty Fathoms fosse avanti in tutto, è testimoniato dal fatto che le caratteristiche definite da Blancpain per lui nel 1953 sono pressoché identiche alla norma NIHS 92-11 (ISO 6425) introdotta per gli orologi subacquei nel 1996:
– SICUREZZA: una lunetta che si può bloccare, provvista di punti di riferimento orari per conoscere il tempo di immersione e la riserva d’aria disponibile;
– AFFIDABILITÀ: impermeabilità, fino a quasi 100 metri, garantita da un sistema di doppi giunti torici applicati alla corona;
– ROBUSTEZZA: carica automatica, allo scopo di ridurre il numero di volte per cui la corona dovrebbe essere svitata, evitando il rischio di usura del sistema d’impermeabilità della corona;
– LEGGIBILITÀ: un quadrante nero con indicazioni luminescenti in evidenza, il tutto inserito in una larga cassa.
– ANTIMAGNETISMO: una protezione indispensabile per un orologio subacqueo.
E per celebrare al meglio i suoi primi 60 anni, Blancpain ha organizzato nei giorni scorsi a Milano un evento emozionante, destinato a stampa e blogger, per vivere da vicino il mondo Fifty Fathoms. Insieme al campione mondiale di apnea Gianluca Genoni, da anni testimonial del marchio, i partecipanti, ospiti della piscina dell’Hotel Four Seasons, sono rimasti letteralmente senza fiato di fronte all’orologio. Genoni ha infatti tenuto un bella lezione base di apnea; un’occasione per tutti i partecipanti per imparare ad ascoltare il proprio corpo, le proprie sensazioni, dominare il respiro e la calma totale che il pieno controllo dei propri sensi può dare.
Naturalmente, visto che l’ospite d’onore era il Fifty Fathoms, è stata anche l’occasione per conoscere da vicino l’orologio nel suo “ambiente naturale” e scoprire il Fifty Fathoms Bathyscaphe, modello che 2013 si inserisce nel solco di una “dinastia” che abbraccia oltre mezzo secolo di eccellenza. Il filo rosso continua: Jean-Jacques Fiechter l’ha fatto nascere e il Presidente e CEO attuale Marc A. Hayek, ha dato vita alla sua versione attuale anche grazie alla sua passione per il mondo subacqueo.
Una bella esperienza, quella del Four Seasons, che vale più di tante vetrine, proprio perché parte da chi – Gianluca Genoni – vive il mare e l’amore per gli orologi in modo vero e genuino e sa trasmettere dedizione e passione a ogni respiro. Eccellenza, lusso, esclusività vengono solo dopo.