È uno dei giochi più antichi del mondo, uno dei più amati sulle spiagge e spesso accostato ai pensionati. Ma non solo. Stiamo parlando delle bocce, attività ludica praticata in Turchia già nel 7000 a.C. e in Egitto nel II millennio a.C. Eppure, pochi sanno che furono gli immigrati italiani a esportare la versione attuale del gioco, con bocce e pallino di forma sferica in materiale sintetico, rispettivamente di diametro di 107 mm e 4 cm, con peso di 920 e 90 grammi.
E c’è di più. Solo i veri appassionati ed esperti ricordano chi diede lustro al gioco, vale a dire Giuseppe Limone. Fino al 13 January 2013 Moncalieri ospita Fonderie Limone 90 anni tra industria e arte, mostra allestita negli spazi dello storico complesso industriale del torinese, in via Pastrengo 88, che ripercorre la storia dell’azienda fondata nel 1921 dallo stesso Limone. Per oltre cinquant’anni la fonderia è stata il baluardo internazionale nel settore della fusione dei metalli, vera eccellenza italiana che oggi brilla di quella storicità ora leggenda.
Curata da Gianfranco Schialvino e Pegi Limone (nipote di Giuseppe Limone), Fonderie Limone 90 anni tra industria e arte espone molti oggetti dedicati alle bocce, tra cui un set originale di “Boule d’Or”, che il fondatore, da sempre grande appassionato del gioco, iniziò a produrre nel 1946. Ben presto la Boule d’Or venne adottata in numerosi campionati europei e mondiali, diventando sinonimo di qualità. Solo quindici anni dopo, nel 1961, il brevetto venne venduto alla società francese La Boule Integrale di Lione.
Qui i visitatori troveranno anche 21 stampi originali delle Fonderie e un toret (la classica fontana pubblica della città di Torino) come testimonianza delle fusioni effettuate da parte dell’azienda per il Comune tra gli anni ‘50 e ’60, quali i lampioni del Ponte Isabella. E ancora 21 fusioni in bronzo dell’artista Ezio Gribaudo, sculture realizzate alle Fonderie Limone tra il 1973 e il 1975 come pezzi unici, esposte insieme a tre dipinti inediti del 1958 sul tema della fonderia.
Storia, sport, arte ed eccellenza in un’unica mostra per ripercorrere illustri anni del nostro Paese.
Giulia DONDONI