Da puro elemento funzionale, la cappa da cucina di era già trasformato in oggetto di design in grado di dare personalità alla cucina. Elica, azienda di Fabriano fondata nel 1970 da Ermanno Casoli e specializzata in cappe da cucina, è andata ancora oltre, trasformando questo complemento in arte grazie al progetto Aspiranti Aspiratori, voluto da Elica e dalla Fondazione Ermanno Casoli.
Un progetto così valido da essere selezionato da ADI Design Index nell’ambito “Ricerca per l’impresa” in quanto ritenuto capace di promuovere, attraverso il design, la ricerca e l’innovazione all’interno dell’impresa e nel territorio.
L’idea nasce dall’incontro tra l’esigenza di Elica di attivare nuove riflessioni sul tema della purificazione dell’aria e la proposta culturale di Fec di favorire il dialogo tra arte e industria.
L’artista che si è prestata a questo esperimento è Sissi, che per un anno ha stabilito il proprio atelier all’interno della fabbrica per poter familiarizzare con l’ambiente; i dipendenti dell’azienda hanno così potuto veder nascere e crescere le opere dell’artista, diventando testimoni e complici del suo lavoro.
Un lavoro durato un intero anno, che ha dato come risultato una raccolta di disegni, riflessioni e sculture, che hanno poi preso forma in una serie di collage intitolati, appunto, Aspiranti Aspiratori. I soggetti di queste opere sono dieci potenziali oggetti destinati a purificare l’aria, ognuno con un nome e un’identità ben precisi.
Di questi dieci progetti, tre sono passati dalla carta alla realtà per essere presentati all’interno di una mostra allestita presso lo Spazio Elica AirFactory in occasione del Salone Internazionale del Mobile. Qui i visitatori hanno potuto votare la propria “cappa d’artista” preferita; quella con il Mayr numero di consensi diventerà un vero aspiratore d’aria prodotto a livello industriale. E’ quindi la dimostrazione di come il processo ideativo proprio di un’azienda possa essere affiancato, integrato e in parte sostituito dal processo creativo di un artista.
Aspiranti Aspiratori è diventato anche un libro che ripercorre le tappe del progetto e un video d’animazione, realizzato dall’artista in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, che racconta la genesi dell’esperimento.
L’azienda, che tramite il suo presidente, Francesco Casoli, si è detta fiera di poter fare da incubatore a progetti di questo tipo, negli anni ha acquisito altre aziende operati nello stesso settore fino a raggiungere le dimensioni attuali: un gruppo che produce circa 5 milioni di cappe all’anno, con 11 siti produttivi (di cui nove in Italia).
Il bilancio del 2011 parla di ricavi consolidati per 378,4 milioni di euro, in aumento del 2,8% rispetto all’anno precedente, un andamento dei ricavati sensibilmente superiore al trend negativo del mercato mondiale delle cappe, che registra un – 4,6%.
Per quanto riguarda le aree geografiche di vendita dei prodotti, si nota una lieve contrazione (- 1,4%) del mercato europeo, mentre quello relativo alle Americhe vola a + 20,1%; le altre registrano invece un incremento del 18,3% riconducibile principalmente al consolidamento delle società indiana e cinese.
Francesca SCARABELLI