La prima della classe, manco a dirlo è una tedesca, e che tedesca: nientemeno che Porsche ma subito dietro c’è il cavallino rampante squisitamente italiano. Di che cosa si sta parlando? DI auto naturalmente, nella fattispecie di quelle che guadagnano di più o, come si dice in gergo quelle che “mangiano meglio”.
Il Car Institute dell’università tedesca di Duisburg- Essen ha svelato i risultati di una ricerca relativa al 2013 secondo la quale il colosso di Stoccarda guadagna in media oltre 16.500 euro su ogni esemplare venduto, e nessun’altra casa riesce a far meglio, o ad eguagliarla. Al secondo posto si piazzano i due fiori all’occhiello della nostra madre patria: Ferrari, da poco decretato il marchio più forte del mondo, e Maserati, vero emblema di lusso ed eleganza, anche se entrambe non riescono a guadagnare più di 15.000 euro per auto. Ha fatto scalpore la dichiarazione del C.E.O di Porsche in occasione della presentazione di Macan il nuovo baby suv del marchio per cui l’ambizioso obiettivo per il primo anno è di venderne addirittura 50.000 nel mondo. Il dato fa riflettere se si pensa che l’auto più venduta in Europa è la Volkswagen Golf con 500.000 auto vendute nel 2013, pensare che addirittura 50.000 potrebbero essere vendute, nel mondo è vero, solo di un modello di lusso come Macan fa aggrottare le sopracciglia, ma la strategia di business sembra proprio essere questa preferire le auto di lusso al posto delle generaliste.
Sempre secondo la ricerca dell’università di Duisburg a guadagnare di più dopo i tre marchi citati sono ancora le tedesche Audi con circa 13.800 euro per macchina che genera un Ebit (utile ante tasse) del 10,5% , poi BMW e Mercedes, naturalmente di categoria premium. Per quanto riguarda le generaliste invece,il marchio più interessante è Toyota seguito da Hyundai e Kia .
Fiat relativamente al comparto Chrysler, guadagnando circa 770 euro per vettura, genera un Ebit del 3,7% ma per quanto riguarda gli altri marchi del gruppo ha un disavanzo di circa 130 euro per vettura che si traduce in un Ebit negativo dell’1% .
Sembra che abbia ragione Sergio Marchionne, allora che per il prossimo futuro sembra voler puntare la Mayr parte degli sforzi su Maserati e Alfa Romeo a discapito delle generaliste, da sempre core business del marchio torinese.
Carolina BOETTI