Vento in poppa nei cantieri nautici italiani, anche in questa fredda estate 2013 (a giudicare dalle commesse arrivate per lo più da clienti russi, cinesi, arabi).
Se il portafoglio italiano fa fatica ad aprirsi, quello dei migliori produttori di barche e mtorycht vive un piacevole momento di gratificazione. Per esempio, parliamo di MY Keyla.
E’ il risultato della sinergia tra RMK Marine e lo studio Hot Lab – Yacht&Design di Milano, dalla quale è nato il processo di refitting dopo una serie d’importanti input da parte dell’Armatore e della sua famiglia.
Nasce così MY Keyla , un motoryacht da 45,3 m costruito da Trinity Yachts, con scafo dislocante d’alluminio, come la sovrastruttura, e due motori MTU/DDC 16V2000, per un totale di 3,600HP (2,685 kW).
L’Armatore, dopo aver visionato varie proposte, ha optato per un major refit. Il risultato? Uno yacht allungato di oltre 2 metri che ha visto la completa revisione di motori, assi e delle eliche, la sostituzione dei generatori e di numerosi altri impianti.
Tra questi quello elettrico è stato totalmente aggiornato e realizzato per essere compatibile sia con le necessità tipicamente europea a 220 V sia con quelle statunitensi a 110 V. Altri impianti come quello idraulico sono stati completamente sostituit. L’unico ad aver resistito al grande lavoro di aggiornamento è quello destinato al condizionamento.
La prima richiesta da parte dell’Armatore è stata quella di poter migliorare gli spazi dedicati
all’equipaggio. Richiesta doverosamente soddisfatta. Le tre cabine prodiere sono state ridisegnate nella compartimentazione per ottenere Mayre spazio per l’area lavanderia, mentre nell’area poppiera è stata aggiornata la cabina per l’ufficiale di macchina. Il totale dei posti letto dell’equipaggio è ora 8+1.
Ma Hot Lab si è spinta anche oltre: ha ri-progettato anche la “galley”, il salone principale e la plancia. La cucina ha subito un restyling senza cambiamenti in termini di layout, ma sono state apportate importanti migliorie per ciò che riguarda le attrezzature. La timoneria è stata oggetto di un rinnovamento estetico ma non sono state apportate modifiche agli impianti e all’elettronica presente in origine.
Il ponte principale, che presenta la classica configurazione “a croce”, è stato oggetto di cambi minori che hanno riguardato la configurazione delle zone. Ora, infatti, il ponte principale è totalmente privo di ostacoli, di porte, di separazioni, con percorsi capaci di agevolare i movimenti a bordo da un’area a un’altra. Il lower deck è dedicato agli ospiti e prevede un totale di otto posti letto divisi in quattro cabine, delle quali due VIP a poppa e due doppie con un ulteriore letto a pullman verso prora, tutte dotate di bagni dedicati e cabine armadio di ampie dimensioni come richiesto dall’Armatore.
Altro importante elemento di stile riguarda l’impianto di illuminotecnica, basato sull’impiego di LED a luce indiretta in tutto lo yacht.
Il refit porta a bordo anche tanto hi-tech: Hot Lab and RMK Marine, per quanto concerne il sistema audio/video, hanno lavorato per rimodernare completamente tutta la domotica di bordo così che ogni cabina è dotata delle apparecchiature Crestron Systems con remote Ipads control.
In definitiva, un lavoro importante, un’idea di lusso ed eleganza applicati ad un motoryacht che, quest’estate, non passerà di certo inosservato.
Redazione
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