Correva, scusate il gioco di parole, il 1912 quando Carrozzeria Bertone cominciò ad accompagnare gli italiani a spasso per le strade del Belpaese e del lusso nel pieno rispetto dello stile e del made in Italy.
Oggi, a 100 anni esatti di distanza, la presidente Lilli Bertone e la sua casa celebrano questo prestigioso traguardo insieme alla città “Lingotto” dell’auto italiana, Torino, dove la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Piemonte, la Provincia, la Città di Torino e l’Unione Italiana Giornalisti dell’Automobile hanno patrocinato la mostra “Cento anni di car design” .
L’appuntamento, dal 29 June al 14 ottobre al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, racconta la storia della Carrozzeria di Grugliasco a tu per tu con i più importanti costruttori di vetture al mondo e ancora più ruggente dopo la cessione di Fiat Group con la quale la Bertone si è ristrutturata come azienda a ciclo completo nel settore dell’automotive, del transportation e dell’industrial design. Era il 2009.
Oggi possiamo parlare di un vero atelier dei bolidi ancora capace di soddisfare i desideri dei collezionisti più esigenti, tra lussuose fuoriserie prodotte completamente hand made e oggetti di culto per singoli committenti.
A passeggio per il Museo dell’Auto sabaudo, infatti, si potranno trovare capisaldi del car design entrati nel mito, dall’Alfa Romeo Giulietta Sprint (1954) alla Lamborghini Miura (1966), fino allaFiat X1/9, di cui quest’anno si festeggiano le 40 candeline; pezzi unici sfornati dalla “casa Bertone” come la Chevrolet Corvair Testudo (1963), l’Alfa Romeo Carabo (1968), la ZER (1994) – “prima auto elettrica al mondo a battere il record di velocità su pista, superando il “muro” dei 303 km/h” riporta Ansa.it.
In questo modo, “l’arte del carrozziere di una volta” si proietta verso il futuro con un’allure di esclusività ed italianità così ricca di ricordi da far invidia ad ogni concorrente più high tech e che del “C’era una Volta” non sa nemmeno cosa voglia dire…
Con lo stesso occhio tra passato e futuro, infatti, Bertone e la sua mostra terranno a battesimo la super sportiva – supercar Nuccio, per la prima volta in Italia dopo aver riscosso uno straordinario successo ai Saloni di Ginevra e di Pechino: V8 4,3 litri da 480 Cv, Nuccio sviluppa in chiave evolutiva un concetto depositato nel codice genetico Bertone, la berlinetta a motore posteriore centrale.
Lilli Bertone l’ha fortemente voluta, seguita in ogni momento della sua realizzazione ed è già pronta a raccontare il lascito morale del Maestro Nuccio nel nuovo millennio.
Ancora una volta, un’italiana di gran fascino sarà regina del car design internazionale.
Paola PERFETTI