di Alessandra GILARDI
Ormai il pizzo non è più un tessuto da nascondere, anzi… è da mostrare!
E’ sicuramente uno dei tessuti più preziosi e antichi.
Un tempo, ben poche persone potevano permettersi articoli con inserti in pizzo fatti a mano; oggi sicuramente la produzione è diventata più industriale, ma questa lavorazione non ha di certo perso tutto il suo fascino.
Lo abbiamo utilizzato abbondantemente come spunto di seduzione sotto camicette sbottonate “ad arte”, ma oggi la moda lo pretende protagonista.
Da capo sexy a componente del nostro streetwear a tutti gli effetti.
Lo si vede proposto in mille versioni e quando non lo si utilizza come tessuto lo si riproduce in stampa su plastica e pelle.
La Maison Valentino ha riprodotto il pizzo addirittura su un suo modello di rain-boots in plastica!
Segregato fino a ieri in corsetti e indumenti intimi, oggi lo sfoggiamo in versione cool in gonne, scarpe e camicette!
Grande suo antagonista: la microfibra!
Sdoganata purtroppo da leggins e sottogiacca, è diventato un tessuto passepartout.
Tutti però ne conosciamo le caratteristiche e sappiamo benissimo che il suo attributo principale è quello di accompagnare la figura.
Detto ciò, dobbiamo anche segnalare che, oltre a non essere per niente sensuale, è anche “ pericoloso” per chi ha qualche chiletto di troppo.
Il risultato è davvero kitsch!
Lasciamo che venga utilizzato dalle ballerine classiche per i loro body e tutù, oppure per indumenti intimi premaman e infiliamoci invece il pregiato pizzo!
Voi lo utilizzate?
Cool: Pizzo
Kitsch: Microfibra
Voi, cosa ritenete sia Cool&Kitsch? Scrivetecelo a [email protected]