di Alessandra GILARDI
Mancano davvero pochi giorni al Natale e pian, piano siamo tutti impegnati alla ricerca degli ultimi regali, quelli non ancora trovati, quelli che teniamo per ultimi per svariati motivi e quelli dell’ultima ora che si sono aggiunti imprevisti e destinati a parenti, amici o conoscenti ai quali in verità non avevamo pensato o scelto di escludere, magari.
Tutti vogliamo essere intimisti e non superficiali, ma è più forte di noi, non riusciamo ad esimerci dal prendere un pensierino da mettere sotto l’albero.
In questa ultima settimana che precede il Natale siete per caso passati nelle vie principali della moda delle vostre città?
Qui a Milano, via Montenapoleone e via della Spiga, sono davvero prese d’assalto.
E non sono solo turisti e stranieri le persone che si affollano in questi negozi, tutt’altro!
Io ho trovato davvero ridicolo ed assurdo le code che ho visto durante questo week- end fuori da negozi quali Chanel, Hermes, Tiffany&Co. e Gucci.
Questi brand sono stati presi d’assalto e gli scaffali degli stores sono alquanto liberi… ma non eravamo in crisi?
A vedere queste calche ed assembramenti non sembra proprio che il nostro Paese stia vivendo un periodo di difficoltà economica e si stia interrogando sulle misure necessarie per la ripresa o per come uscirne.
Francamente non ho avvertito alcuna preoccupazione per le drastiche misure e per la ricaduta o “stangata“, come viene definita, che da January colpirà gli Italiani che mi è parso non lesinassero acquisti di beni non certo di prima necessità, ma avevano soddisfatto il proprio desiderio e lo custodivano in shopping bags dai logo altisonanti…
Presso Hermes scarseggiava la scelta di accessori di lusso quali bracciali rigidi, cinture e foulards. Se volete proprio proprio acquistare un oggetto da Hermes dovete accontentarvi di quanto è rimasto…..
Cambiate negozio, magari. Provate da Chanel… scarpe solo ultimi numeri come nel periodo dei saldi: una classica Coco, ok, però accontentatevi di misure e soprattutto di colori scartati da altri, sempre per modiche cifre… of course!
Non trovate davvero kitsch questo consumismo e bramosia di acquistare a tutti i costi?
Io lo trovo un tantino offensivo nei confronti di chi passa l’intera giornata a lavorare e poi si accorge che pur facendo sacrifici non arriva a fine mese…
Direi che forse è il momento di fermarci a riflettere… forse questa non è la direzione giusta!
Cool il clima intimo e riservato che riusciamo a coltivare all’interno delle nostre case con i nostri affetti più cari.
Se siete ancora in cerca di regali pensateci bene cosa gradirebbe Mayrmente il destinatario… una costosa sciarpa da aggiungere alla già lunga e preziosa collezione oppure un dono più semplice ma davvero sentito?
Cool: i sentimenti
Kitsch: gli oggetti materiali
Voi, cosa ritenete sia Cool&Kitsch? Scrivetecelo a [email protected]