C’erano una volta (e qualche nostalgico c’è ancora, a dire il vero…) i Café Racer. Forse a chi non ha la passione delle due ruote o una certa età, questo nome dice assai poco. Se volessimo ricorrere a Wikipedia, scopriremmo che il termine, negli Anni ’60, indicava “in modo dispregiativo i motoveicoli che i giovani del movimento Rocker ostentavano, parcheggiandoli davanti ai locali pubblici da loro frequentati e caratterizzati dalla presenza esterna delle loro motociclette”. Motociclette che erano “spogliate di tutto quanto legato al turismo e dotate di accessori specialistici e sovrastrutture modificate – spesso autocostruiti – in maniera tale da sembrare moto da competizione, ma il realtà utilizzate esclusivamente per fare bella mostra e appagare l’ego dei loro proprietari”.
Ego e moto, dunque. Due elementi che, messi insieme, fanno il botto. Oppure, producono una collezione di orologi singolare, artigianale e fuori dagli schemi, che porta in sé tutte la natura dell’essenzialità su due ruote. Non a caso si chiama CT Scuderia Café Racer e nasce dall’estro di Enrico Margaritelli, erede dello stile e della manifattura della sua famiglia, impegnata da generazioni nella progettazione e nella fabbricazione di orologi, ma, soprattutto, racer professionista.
Gli orologi della collezione CT Scuderia Café Racer si contraddistinguono per la disposizione della corona e dei pulsanti disassata rispetto ai comuni segnatempo. Il nuovo modello proposto da CT SCUDERIA per l’autunno-inverno 2013/2014 appartiene alla collezione CORSA ed è un concentrato di stile italiano, tratto distintivo che il marchio ha ereditato dalla nascita.
Se, un tempo, i Café Racer amavano farsi notare, trasgredire, andare oltre il banale, non si può dire che la collezione di Margaritelli non abbia la stessa connotazione e non consenta, a chi la indossa, si passare inosservato…
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