Diego Della Valle, patron di Tod’s, la Maison marchigiana del lusso, è arrivato a possedere l’1,9% delle azioni di Mediobanca.
Qualcosa, nei giorni scorsi, era trapelato dalle pagine del Sole 24 Ore, dal momento che, nelle ore buie della Borsa italiana, quando le statistiche erano tutte in picchiata, vittime di una vera e propria tempesta agostana, Mediobanca navigava in controtendenza, segnale evidente che qualcuno stava comprando.
Oltre a Vincent Bollorè, finanziere bretone a capo del Gruppo C dei soci Mediobanca, e per questo autorizzato ad acquistare fino al 6% delle azioni della banca d’affari fondata da Enrico Cuccia, c’era anche l’imprenditore marchigiano, per il quale Mediobanca rappresenta la banca di riferimento.
E l’affare c’è stato, perchè, secondo indiscrezioni provenienti dagli addetti ai lavori, grazie alla bufera che aveva travolto tutti i Mayri titoli, le azioni sono state acquistate al prezzo di 5,5 euro l’una.
Ora, però, oltre alle supposizioni, arriva la conferma di questa manovra direttamente da Dorint, holding lussemburghese che fa capo alla Diego Della Valle Spa. Allo 0,48% già in suo possesso, pari a 4 milioni di azioni Mediobanca, si è aggiunto un ulteriore 1,49%, per arrivare così all’1,97%, cifra vicina al 2% concesso al gruppo di Hogan e Fay, arrivando così subito dopo Fininvest e Benetton.
Tarek Ben Ammar, l’uomo d’affari franco-tunisino consigliere di Mediobanca, ha avuto parole di soddisfazione ed ammirazione per la Maison e per Della Valle, qualche giorno fa dal meeting di Rimini: “Della Valle è il benvenuto in Mediobanca e sono contento se lui acquista più azioni. Non ho mai detto che Della Valle era in conflitto di interessi, ho soltanto dichiarato, in difesa di Cesare Geronzi e di Giovanni Bazoli, che non trovavo elegante che venissero attaccati sulla loro età. Ma con Della Valle, che è un grande imprenditore italiano, ho ottimi rapporti”.
Se si pensa agli screzi di qualche mese fa tra i due, però, ci si chiede se queste siano solo frasi di circostanza. Ma, a parte ogni supposizione, ciò che importa è la scalata continua del Gruppo Tod’s, una realtà italiana destinata a diventare sempre più influente anche nel panorama finanziario.
Vera Moretti