di Alfiero MASSIMINI*
L’Argentina lascia sempre dei ricordi indelebili.
Impossibile dimenticare le infinite distese delle Pampas, con i loro straordinari panorami, e Buenos Aires, con i suoi profumi e i sapori (se anche voi avete assaggiato «l’asado argentino», sapete esattamente che cosa intendo). E vogliamo parlare della gente che balla il tango per strada o dei vivaci colori del quartiere La Boca? Uno spettacolo semplicemente meraviglioso.
Dopo il default economico del 2001, il popolo argentino ha vissuto anni estremamente complicati che, purtroppo, non sono ancora terminati.
Certamente, non aiuta il duro braccio di ferro in atto tra la Presidentessa Cristina Kirchner e il FMI (Fondo Monetario Internazionale, ndr), che le ha intimato di correggere entro il 29September2013 le «inesattezze» sugli indici ufficiali d’inflazione (che, a detta del Governo, nel 2012 è stata del 10,8%, mentre secondo alcuni istituti di ricerca privati stranieri è stata intorno al 25%, per alcuni addirittura al 30%).
Va detto che, a causa dei numerosi debiti internazionali accumulati negli anni e senza il prezioso apporto di investitori stranieri, fuggiti e non più tornati dopo essere rimasti scottati a causa del crac economico, l’Argentina non ha potuto fare altro che stampare moneta ad uso interno e abituarsi a fare a meno del FMI, favorendo così un’inflazione sempre meno controllabile.
Inoltre, in vista delle vicine elezioni legislative, che si terranno nell’ottobre 2013, la «primera señora d’Argentina» sta alzando continuamente la posta in gioco nella sua personale ‘guerra’ alle multinazionali e agli «invasori stranieri» (dalla nazionalizzazione delle compagnia petrolifera spagnola Repsol al ritorno della disputa con gli inglesi sulle Isole Falkland). E anche questo non contribuisce molto alla ripresa dell’economia argentina.
Tuttavia, sulla salute del secondo più grande Stato sudamericano, dopo il Brasile, ci sono opinioni in alcuni casi discordanti. Alcuni osservatori internazionali temono che, spendendo e spandendo fiumi di pesos in politiche anticapitaliste, la Casa Rosada (la sede centrale del potere esecutivo della Repubblica Argentina, ndr) riporti, come ai tempi del Presidente Menem, il Paese sul lastrico.
Secondo altri analisti, invece, i dati forniti dal FMI e dagli osservatori internazionali sono un po’ gonfiati e volutamente negativi perché puntano a destabilizzare la «lady di ferro argentina» e sostituirla con un nuovo leader che sia un po’ più morbido con le multinazionali che hanno parecchi interessi nel Paese (gli ex Presidenti liberisti Carlos Saul Menem e Fernando de la Rua avevano «privatizzato tutte le aziende dello Stato» che, di fatto, erano state svendute agli americani per due pesos).
I prossimi mesi ci diranno chi ha ragione ma, indipendentemente come vadano le cose, il popolo argentino ha la straordinaria capacità di assaporare e valorizzare ogni singolo momento della vita quotidiana per superare le difficoltà (forse il segreto è proprio questo).
In questo controverso, ma affascinante Paese, si possono trovare delle autentiche chicche immobiliari. Vediamone qualcuna insieme…
L’attico a Buenos Aires con piscina indoor
Questo lussuoso attico si trova nel cuore del quartiere Palermo di Buenos Aires, noto per le sue eleganti case della classe media superiore e i suoi viali alberati, che oggi è in assoluto la zona più alla moda.
Vi si possono trovare i bar più famosi della città, accoglienti ristoranti, antiche librerie, atelier e numerosi negozi di abbigliamento. Ogni fine settimana un mercato hippy e una fiera d’arte hanno luogo sulla Plaza Serrano, conosciuta anche come Plaza Cortázar, che è la piazza principale dell’area denominata Palermo Soho.
La casa è molto tranquilla e gode di una piacevole luce naturale che illumina ogni stanza. È distribuita su tre piani, con un bel soggiorno, la sala da pranzo, una moderna cucina, due ampie camere da letto con bagno en-suite e cabina armadio, una terrazza coperta sul tetto con una splendida piscina indoor, che gode di una privacy assoluta.
Completamente ristrutturata di recente, questa casa di 125 metri quadri più 65 metri quadri di terrazza, è una fusione molto ben riuscita tra un’antica casa tradizionale e un moderno e confortevole appartamento con squisiti mobili dal design essenziale ed elegante.
Naturalmente, il “pezzo forte” di questo appartamento è la splendida piscina indoor sulla terrazza coperta ubicata sul tetto: una vera rarità a Buenos Aires, che consente di rinfrescarsi dopo una giornata trascorsa ad ammirare le meraviglie della città.
La fattoria in Patagonia
Chi ha la fortuna di vivere in questa fattoria può ammirare a 360º le meraviglie della Patagonia, incredibile regione a Sud dell’Argentina. La sua posizione ideale permette di godere un’esclusiva armonia con la natura e il panorama di fantastici paesaggi.
Nel XX secolo, un gruppo di avventurieri nordici si stabilirono ai piedi delle Ande, nel bordo meridionale di un’area selvaggia e, all’epoca, sconosciuta. Proprio qui, un giovane finlandese si stabilì con la moglie e i figli, avviando l’attività di questo ranch.
Situato nel Parco Nazionale Los Glaciares, il lodge è circondato da un maestoso paesaggio naturale, con boschi rigogliosi, una vista panoramica sul lago, il Monte Fitz Roy e le Ande.
Il ranch, circondato da 6 ettari di terreno di proprietà, è molto accogliente e, sia i colori che i materiali scelti dai proprietari, si integrano perfettamente con l’ambiente circostante.
Il fulcro della casa è rappresentato dal salone con l’american bar e il grande camino, intorno al quale si riunisce la famiglia di sera dopo una giornata trascorsa a cavalcare nei boschi vicini o in barca sul lago. Vi sono inoltre nove camere da letto, ognuna con bagno privato e una cantina ricca di vini argentini e cileni, con i quali si possono accompagnare le delizie della sofisticata cucina regionale.
La felice posizione del ranch offre una vasta scelta di attività all’aria aperta: le lunghe a cavalcate, il trekking in montagna, le uscite in kayak e la pesca alla trota nei numerosi fiumi, oppure la navigazione con la barca a motore nei numerosi fiordi del Lago Viedma, dominato dall’imponente mole del Monte Fitz Roy.
La nobile residenza
Questa stupenda tenuta fu costruita nel 1932 dal famoso architetto José Mille, al quale fu commissionata da una nota e facoltosa famiglia argentina.
Eccezionalmente ampia ed imponente, ha uno stile classico francese che ricorda vagamente il palazzo di Versailles ed alcune nobili dimore della Loira, e vanta un’impressionante superficie di 3.900 metri quadrati ed una terrazza di oltre 400 metri quadrati.
Questa splendida residenza dispone di camere incredibilmente spaziose con soffitti alti e grandi finestre che conferiscono molta luce naturale a tutti gli ambienti.
Al piano terra vi sono ampie sale centrali con camini di marmo importato dall’Europa e intagliati a mano da abili artigiani argentini, circondate da vaste gallerie e suggestivi corridoi. Le lunghe scale sono caratterizzate da un corrimano in ferro battuto e antiche finestre colorate.
Al piano superiore ci sono 9 camere da letto e 5 grandi bagni, tutte con vista mozzafiato sulle diverse aree del giardino all’italiana, progettato dal noto paesaggista tedesco Hermann Botrich, sullo splendido laghetto impreziosito da due cigni scolpiti in un unico pezzo di marmo e sui tre ettari del parco secolare.
*CEO The Art of Living – [email protected] – www.villedasogno.net – www.immobilireddito.com
Alfiero Massimini, Ande, Argentina, Buenos Aires, case da sogno, case di lusso in Argentina, FMI, Fondo Monetario Internazionale, immobili di lusso, La Boca, Pampas, Patagonia, Tango, The Art of Living, ville da sogno
Lascia un commento