Altro che involtini primavera, lanterne rosse e pelletteria contraffatta. Come ben sappiamo, la Cina continua a crescere a ritmi vertiginosi, i ceti abbienti hanno sempre Mayr potere d’acquisto e il brand del lusso, specialmente se italiani, sono tra i più appetiti. Ne è un esempio il Top Marques Shanghai, la più esclusiva delle fiere Top Marques in Cina che si tiene in questi giorni nella metropoli orientale. Del resto, proprio secondo Top Marques, le cifre parlano chiaro: nel Paese del Dragone ci sono 18mila miliardari, 880mila milionari e 200 milioni di appartenenti alla classe media pronti a spendere per la moda e il lusso.
Si calcola che i 10mila metri quadrati di stand di Top Marques Shanghai saranno battuti da circa il 70% della classe rampante cinese, a caccia di beni unici e pregiati. Più giovani e più ricchi dei consumatori di altri Paesi, i milionari cinesi hanno mediamente 15 anni di meno rispetto ai “colleghi” del resto del mondo e la percentuale di individui con un reddito superiore a 1 miliardo di yuan (pari a oltre 110mila euro) è aumentato con un tasso annuo del 50%, passando da 24 nel 2000 a 1.363 nel 2010, secondo i dati di CLSA Asia-Pacific Markets. Va da sé che, oggi come non mai, il Luxury Made in Italy è in rapidissima ascesa lungo le vie della seta. Specialmente se giovane e glam.
Secondo Martina Frappi e Anais Copini Castorani (nella foto qui sotto), le più giovani imprenditrici italiane con il più giovane luxury brand (Isabelle Martine, marchio di bags al suo primo anno di attività) tra i 100 selezionatissimi espositori di Top Marques Shanghai, l’evento è unico per far breccia nel cuore dei giovani fashion addicted cinesi.
Lo conferma Martina Frappi, designer di Isabelle Martine: “La Cina rappresenta una vera e propria mecca per i luxury brand. Gli addicted del lusso cinese stanno sviluppando un’attenzione particolare per il Made in Italy di qualità oltre a una propensione per articoli di pelletteria, gioielli e orologi di gran valore. Questo fa ben sperare per il futuro delle aziende italiane soprattutto se emergenti“.
Da uno studio della Bain & Company emerge, infatti, che per i beni di lusso personali, il retail sta avendo risultati ottimi e ci si attende che tale tendenza sia confermata anche nel 2011, con una crescita del 14%. Il retail monomarca, poi, resta il settore più resistente alla crisi, soprattutto per quanto riguarda gli accessori in pelle.
Non a caso, Isabelle Martine, ha guadagnato l’attenzione degli organizzatori della fiera del lusso di Shanghai grazie alla sua rapidissima ascesa. “La rapidissima espansione del mercato del lusso cinese sta portando le aziende a pianificare e ridefinire con accuratezza gli investimenti – commenta Anais Copini Castorani, art director di Isabelle Martine –. In questo clima, sarà importante puntare anche sull’E-Fashion per farsi conoscere dai consumatori, molto attenti alle evoluzioni del settore, ed orientarne i gusti“.