di Pinella PETRONIO
Molti tendono ad identificare il concetto di lusso con quello di ostentazione. In realtà, il lusso è una conseguenza naturale della qualità. E’ l’arte del saper fare, è rispetto delle maestrie regionali. In una parola, lusso è sinonimo di Made in Italy. A questo sostrato di qualità si rifà la mostra Capi d’opera. Le eccellenze del saper fare a Milano e in Lombardia, organizzata dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Milano e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, che si terrà a Milano, a Palazzo Morabito Palazzo Morando dal 31 March al 2 april 2012.
In occasione della rassegna, curata dall’architetto Ugo La Pietra, in concomitanza con le Giornate Europee dei Mestieri e d’Arte, la CR&S, officina di Cusago nota per produrre e assemblare interamente a mano ogni singola moto, presenta una vera perla del Made in Italy: la CR&S DUU.
Si tratta di una bicilindrica tailor-made, fatta su misura, com’è nello stile dell’officina, per veri appassionati delle due ruote. La DUU, dal design raffinato e minimalista, unisce insieme per la prima volta due eccellenze quella italiana, con la ciclistica e l’estetica, e quella americana, con il motore S&S cycles – X-Wedge 117 da 1916 cc., senza mai perdere d’occhio la tradizione.
Così, il CEO Roberto Crepaldi e i soci Giovanni Cabassi e Giorgio Sarti, commentano la partecipazione di CR&S all’evento: “Ci fa molto piacere essere stati selezionati per questa importante iniziativa che esalta due aspetti identificati fin dall’inizio come tratti distintivi del nostro progetto: l’artigianalità e l’attaccamento alla tradizione meccanica che ha reso grande Milano al pari di altri settori, forse più rinomati, come la moda, il design e l’editoria. La CR&S ha inventato il concetto di “moto sartoriale”, cucita su misura in base alle esigenze del cliente fin dal suo concepimento in fase progettuale. Questo principio viene concretizzato attraverso il know how che ci viene dalla tradizione del saper fare di questo territorio. Unici costruttori di veicoli rimasti a Milano, abbiamo sempre rivendicato con orgoglio e ironia il legame con il capoluogo lombardo, attingendo al dialetto meneghino per dare nome alle nostre creazioni”.
Fada su a Milan cont il coeur e cont i man, ovvero fatta a Milano con il cuore e con le mani, come dicono dalle parti di Cusago.