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Il Giornale del Lusso

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E’ Arnault il Paperone del lusso

Settembre 20, 2013 by Redazione Lascia un commento

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Il settore del lusso, ormai tutti lo sanno, non ha sofferto della crisi, forte anche del traino dell’export diretto in Oriente e, in generale, nei Brics, e a beneficiarne sono soprattutto i Ceo dei più famosi brand del settore.

E’ stata pubblicata ora la classifica di chi, tra loro, guadagna di più, e i nomi che ne sono venuti furi certo non stupiscono.
Il Paperon dei Paperoni è, infatti, Bernard Arnault, il fondatore del colosso francese Lvmh, che ha come sua ammiraglia Louis Vuitton. Per gli altri non c’è gara, poiché batte tutti i competitor delle aziende quotate con una retribuzione che, nel 2012, ammontava a 24 milioni di euro. La parte variabile della sua busta paga è del 93% e la performance è stata dunque raggiunta grazie a una parte fissa di “appena” 1,7 milioni e a stock option per più di 20 milioni.

Discorso opposto per Patrizio Bertelli, ceo di Prada Group, che ha percepito un salario di 7 milioni e un bonus incassato nell’esercizio di 4.
“Solo” terza è Angela Ahrendts, ceo di Burberry, che rimane però l’amministratore delegato più pagato della City londinese, con 2 milioni di stipendio, 3,7 milioni di bonus pagabili in 3.5 anni e 3,8 milioni di stock option.

Luca Solca, responsabile del luxury goods team di Exane Bnp Paribas, che ha elaborato la classifica, ha commentato così i risultati: “I compensi dei ceo nel settore sono significativamente sotto la media. Burberry è l’azienda più generosa se si misura la retribuzione del ceo come quota dei profitti netti, cioè circa il 2,5%, il che riflette in parte la dimensione minore rispetto ai concorrenti. Lvmh è invece sul fronte opposto: è al vertice della classifica in termini assoluti ma l’incidenza è di appena lo 0,7% sugli utili netti”.

Tra gli ad meno esosi c’è Johan Rupert, ceo di Richemont, il più grande conglomerato di marchi di orologi svizzeri, tra cui Cartier: il magnate sudafricano si “accontenta” di poco meno di 1,6 milioni di euro e, noncurante del rallentamento del mercato cinese, ha deciso di prendersi un anno sabbatico. Per godersi la vita con letture e viaggi. Complimenti.

Vera MORETTI

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