Il mercato hi-tech è ormai da tempo dominato da smartphone e tablet, sempre più potenti e versatili al punto da erodere progressivamente la quota di mercato normalmente occupata da altri device, su tutti le macchine fotografiche, principalmente nel comparto delle digitali.
A queste ultime non restano che due strade:integrare in modo sempre più massiccio le funzionalità interattive e social proprie dei dispositivi “avversari”, oppure puntare tutto sull’esclusività del design, dei materiali e delle caratteristiche tecniche, tanto che in alcuni casi dalla tecnologia si sconfina nel campo dell’arte e la macchina fotografica diventa un vero e proprio gioiello.
Perfetto esempio di questa seconda via sono le fotocamere Heartbeat I e II realizzate interamente a mano da Kwanghun Hyun, fotografo e artigiano coreano.
In termini tecnici si tratta di due macchine a foro stenopeico, ossia prive di lenti e dotate unicamente di un piccolo foro attraverso cui passa la luce. Nella fotografia stenopeica, uno dei più antichi procedimenti per catturare le immagini, è fondamentale regolare con attenzione la velocità di otturazione ed è proprio in questo meccanismo che sta la straordinaria unicità delle creazioni di Hyun.
Entrambi i modelli sono infatti dotati di un movimento meccanico a carica manuale, precisamente un Unitas 6497, ideato nel 1964. Per impostare il tempo di esposizione è quindi necessario ruotare manualmente la corona, come si farebbe con un orologio, dopodiché è sufficiente premere il pulsante di scatto ed il gioco è fatto.
La bellezza delle fotocamere Heartbeat, però, non sta solamente nell’innovativo utilizzo dei più sofisticati meccanismi dell’antica orologeria, ma anche nell’eleganza dei particolari. Da raffinato artigiano, infatti, Hyun ha scelto di lasciare a vista i componenti del movimento Unitas, con finiture in acciaio, infondendo una sfumatura retrò al fascino steampunk del corpo in ottone.
Il risultato finale è un dispositivo piacevolmente ibrido, al tempo stesso nuovo e antico, perfettamente funzionante e in grado di produrre immagini estremamente suggestive, come quelle che potete ammirare nella gallery.
Manuele MORO
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