Creatività, tradizione, innovazione e qualità, ma anche lungo studio sui materiali. Ermanno Scervino continua a crescere non solo in termini di fatturato, ma anche in termini di notorietà. E la dimostrazione più eclatante è la presenza nel parterre di ospiti di un grande nome del cinema italiano d’autore, Margherita Buy, è la presenza di Nostra Signora della televisione italiana, Simona Ventura, che ha sfoggiato un meraviglioso abito color carta da zucchero proprio della maison. La collezione pensata per la primavera estate 2015 è un vero inno alla femminilità, ad un concetto di eleganza quasi felliniana, un’ode alla materia prima grezza che si trasforma nelle mani dell’uomo diventando nobile. Subito dopo la fine della sfilata abbiamo incontrato il designer del marchio, Ermanno Scervino, con che ci ha spiegato meglio certe scelte in termini di materiali
Collezione sempre più elegante e femminile, ma soprattutto all’insegna del buon Made in Italy
Io lavoro per la qualità. Ho da sempre lavorato per la qualità. Credo che per riuscire a portare avanti la grande tradizione di creatività e artigianalità della moda italiana sia indispensabile non trascurare mai la qualità. Made in Italy significa eccellenza, ma anche innovazione. Io ho voluto lavorare con questo concetto, senza perderlo mai di vista, in ogni fase della realizzazione della collezione. Eccellenza unita alla tecnologia e all’innovazione.
E in effetti c’è un grande lavoro sui materiali…
I materiali per uno stilista di moda come me, sono come le fondamenta per una casa. Non puoi realizzare una collezione se prima non c’è uno studio di mesi e mesi, se non c’è un lavoro di ricerca e di sperimentazione. Ci vuole passione in questo mestiere, e bisogna anche cercare di avere fiuto, capire quello che può e non può essere di tendenza. Guardare indietro a tutta quella che è la grande tradizione del Made in Italy, ma senza malinconia né nostalgia. Prendendo il buono e trasformandolo, utilizzando anche tecniche di produzione più all’avanguardia.
Accanto ai tessuti più nobili, ce ne sono alcuni come il denim e la rafia. Sono diventati anch’essi materiali di lusso?
Sono materiali che fanno parte del mio dna, che da sempre utilizziamo. Materiali che ultimamente hanno iniziato a fare capolino anche sulle passerelle di altri marchi, ma che la nostra maison utilizza da sempre. Abbiamo cercato di fare uno studio intorno al denim e alla rafia, li abbiamo lavorati, li abbiamo raffinati, abbiamo cercato insomma di nobilitarli.
Quanto è importante il fatto bene?
Credo che una collezione per essere degna di nota deve avere un giusto equilibrio tra creatività, idee, amore e cura per il dettaglio e attenzione per i materiali utilizzati. La compresenza di questi elementi fa una buona collezione Made in Italy.
Kim Kardashian, Simona Ventura, Margherita Buy. Sono solo alcuni nomi illustri di donne che amano indossare le sue creazioni…
Sono molto fiero e orgoglioso che donne belle come quelle che lei ha nominato vogliano indossare i miei abiti, mi lusinga molto. La loro bellezza mi è di grande ispirazione.
Sono delle buone testimonial del suo marchio nel mondo?
Assolutamente sì. La loro bellezza serve ad interpretare i miei abiti. Così come un regista ha bisogno di attrici brave per raccontare al meglio il suo film, io ho bisogno di donne belle ed eleganti, perché possano narrare e interpretare al meglio le mie creazioni.
E delle blogger che cosa mi dice?
Ah, io adoro le blogger. Credo che siano molto determinate e preparate. Sono motivate ad arrivare in alto e disposte a studiare e impegnarsi per raggiungere i loro obiettivi. Rappresentano l’evoluzione del modo di raccontare la moda.
Pinella PETRONIO