di Alessia CASIRAGHI
I suoi scatti hanno sedotto generazioni di uomini e di donne. Istantanee visionarie, rivestite di un erotismo patinato e volutamente provocatorie. Helmut Newton e il suo obbiettivo tornano in scena a Parigi, con una retrospettiva dedicata al maestro del nudo al Grand Palais della capitale fino al prossimo 17 giugno.
La mostra, voluta dalla moglie Alice Springs, al secolo June Browne, a 8 anni dalla morte del fotografo, raccoglie più di 250 scatti e un film documentario “Helmut by June” che offre un ritratto più intimo dell’uomo dietro l’obbiettivo della macchina fotografica.
Dal fascino delle top model androgine immortalate per le vie di Parigi in smoking Yves Saint Laurent, alle copertine di Elle e Harper’s Bazaar, dove il corpo nudo delle protagoniste si accompagna ad un’attenzione quasi morbosa per il dettaglio. Celebri i modelli spogliati in piscina da Newton, le istantanee di Catherine Deneuve in lingerie, lo scatto rubato alla modella che posa completamente nuda in cima ad un grattacielo di Manhattan.
E poi ancora le sue polaroid provocatorie, gli scatti in bianco e nero carichi di erotismo, che indugiano su dettagli fetish, come il tacco a spillo, a volte con nozioni sado-masochiste. Lo sguardo unico di un uomo, di un artista che è stato in grado di isolare frammenti di realtà dall’eccezionale potenza evocativa: le sue donne, affascinanti seduttrici in una società destinata al decadimento morale e fisico, sembrano dominare l’elemento maschile. Con un tocco di ironia, la donna si trasforma in uomo: gli scatti che ritraggono modelle androgine in smoking ripropongono l’eterna questione delle donne al potere, del gusto erotico represso e della sessualità libera e senza freni.
E per lui che diceva “certi fotografi fanno arte, ma non io”, arte e vita si fondono in un unico quadro, potente, provocatorio e sempre irrisolto.
Helmut Newton
Fino al 17 June 2012
Grand Palais – Galerie Sud-Est
Parigi