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False griffe? Non solo online

Marzo 19, 2013 by Redazione Lascia un commento

False griffe? Non solo online

La piaga della contraffazione non risparmia ormai nessuno, nemmeno i marchi più economici. Come sempre, però, a farne le spese Mayri sono le griffe dell’alta moda. Se n’è parlato la scorsa settimana a Milano, in occasione del convegno “L’impatto della contraffazione sulle aziende moda di alta gamma”, tenutosi all’Università Bocconi. La giornata, che ha visto la partecipazione di Certilogo, provider italiano specializzato in soluzioni di business intelligence per la tracciabilità e la protezione della marca, ha messo in luce come, negli ultimi anni, si è assistito a un radicale cambiamento del mondo della contraffazione: la qualità dei prodotti falsi si è di molto elevata e la loro distribuzione ha trovato nella frammentazione dei canali distributivi e in internet un terreno fertile su cui svilupparsi. Un trend che emerge dall’analisi dei database informativi di Certilogo, che raccolgono oltre 500mila autenticazioni di prodotti effettuate negli ultimi 4 anni da parte di consumatori in oltre 130 Paesi nel mondo.

La piattaforma di Certilogo ha erogato nell’ultimo anno oltre 87mila autenticazioni negative e mediamente fornisce, in un anno, indicazioni su 1000 negozi e siti che vendono prodotti contraffatti. Il 62% dei falsi risulta comprato in negozi tradizionali mentre il 38% viene dall’online. Sul web, il 58% dei consumatori compra prodotti falsi attraverso marketplace e il 42% su siti di e-commerce.

Oltre il 50% delle autenticazioni effettuate sulla piattaforma proviene da Italia, Cina, Giappone, Francia e Germania ed è effettuato da uomini e donne in eguale misura. Il servizio viene utilizzato soprattutto da consumatori al loro primo acquisto, circa il 60%: un dato che mette in evidenza quanto la prima esperienza con la marca aumenti nel consumatore l’esigenza di verificare l’autenticità dei prodotti. E chi ha acquistato online, secondo le analisi di Certilogo, lo ha fatto nel 65% dei casi per trovare prezzi convenienti, mentre nel 24% dei casi perché non dispone di negozi tradizionali nelle vicinanze. Il 77% dei consumatori che acquistano falsi attraverso siti di e-commerce non conosce l’esistenza del sito prima di cercare su web il prodotto desiderato e, nel 67% dei casi, dichiara di essere giunto sulla pagina web indirizzato dai motori di ricerca. Tantissimi (63%) coloro i quali acquistano prodotti contraffatti da siti che scambiano per ufficiali o autorizzati dal brand.

L’utilizzo di siti web per la vendita di prodotti falsi, ben fatti e ben indicizzati sui motori di ricerca, ha quindi consentito di raggiungere e ingannare milioni di consumatori interessati ad acquistare prodotti autentici. Con il metodo messo a punto da Certilogo, il consumatore diventa un alleato del brand nella lotta alla contraffazione grazie a un servizio di verifica dell’autenticità dei prodotti, in fase di acquisto e post-acquisto, tanto nello store quanto nel web. Le aziende proprietarie dei brand o i loro licenziatari pongono su ciascuno dei propri prodotti un codice identificativo, di norma posizionato sull’etichetta. L’azienda invita poi i consumatori a verificare l’autenticità dei loro acquisti connettendosi al proprio sito o utilizzando l’applicazione mobile dedicata.

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