di Vera MORETTI
Ormai è ufficiale: il Gruppo Ferretti si affida alla Cina per risollevare le sorti di un’economia in affanno e cede al gruppo Shandong Heavy Industry Group-Weichai il 75% delle azioni societarie.
Quello che, fino a poche settimane fa, era solo una supposizione, anche se molto reale, ora è una certezza, e sicuramente farà discutere gli appassionati e gli addetti ai lavori del settore.
Ferretti Group, nonostante questo cambio di marcia, continuerà ad essere il più grande costruttore di yacht di lusso del mondo e, anzi, con i 198 milioni di finanziamento che otterrà da Shandong Heavy, potrà intensificare la sua attività che, lo ricordiamo, in passato ha realizzato imbarcazioni per i super ricchi di tutti i continenti.
Certo non è un caso che Ferretti abbia raggiunto un accordo con il colosso cinese, se si pensa alle risorse economiche delle quali dispone, poiché saranno proprio queste a risollevare la società di Forlì altrimenti sull’orlo del fallimento.
A beneficiare di questo cambio della guardia ai vertici, perciò saranno entrambe le parti, perché, se Ferretti potrà continuare a dire la sua nel settore della nautica, Shandong Heavy, dal canto suo, si inoltrerà in un ambito ancora sconosciuto ma dalle infinite potenzialità, se si considera l’espansione che sta conoscendo il mercato cinese per quanto riguarda i beni di lusso.
E di questo, Tan Xuguang, presidente della società cinese, è ben consapevole, come lui stesso ha affermato: “Ferretti è un brand di fascia alta e i consumatori cinesi non hanno ancora avanzato così questo consumo. Nei prossimi cinque-dieci anni ci sarà un grande potenziale per gli yacht in Cina.”
Per Ferretti, dunque, questo cambiamento è tutt’altro che una sconfitta.