Metti una città magica, dove si respirano storia e arte. Metti una parlata, con la c e la t aspirate, che strappa sorrisi. Metti la meraviglia di Palazzo Vecchio e lo stupore di trovarsi di fronte ai capolavori dell’arte italiana, racchiusi nello spettacolare Salone dei 500. Aggiungi la grandezza della moda italiana, perfettamente rappresentata in tutto il suo splendore dalla creatività di Ermanno Scervino e ottieni una serata perfetta, in cui moda e arte si uniscono in un connubio simbiotico, dando il meglio di sé.
Ieri sera , in occasione di Pitti Immagine Uomo di Firenze, a Palazzo Vecchio in una delle sue sale più belle, dove gli affreschi monumentali del Vasari instaurano con l’architettura un dialogo armonico che dà esito ad un vero capolavoro di arte italiana, il marchio di moda fiorentino ha presentato una delle sue più belle collezioni. Con un ritardo di 40 minuti sull’orario previsto per l’inizio dello show, modelli e modelle si sono alternati sulla passerella con ritmo cadenzato, dando vita ad abiti realizzati secondo i diktat della migliore tradizione artigianale italiana.
Osservando la sfilata, ciò che colpisce Mayrmente è il lavoro materico che è alla base dello show e che dà nuova linfa vitale alle radici stesse del mondo creativo della maison, in un’alternanza di pelli, magistralmente traforate al laser, e pellicce, velluti e sete, lane, flanelle e organze. Una full immersion assoluta nell’universo della maison fiorentina, che ha scelto, su invito del sindaco Matteo Renzi, seduto insieme alla moglie e a Franca Sozzani in prima fila, di presentare la nuova collezione uomo autunno inverno 2012 2013, insieme ad una piccola preview degli abiti fall winter che vedremo sfilare a Milano in occasione di Moda Donna, a Firenze.
Per l’autunno inverno che verrà, l’uomo di Scervino riguarda la tradizione sartoriale maschile, scegliendo forme assottigliate che definiscono il corpo, piccoli revers, pantaloni in pelle e abiti dalle silhouette allungate. Maglie tricot, con lavorazione raglan o a rete sbucano da perfetti blazer, da giacche tinta unita o in occhio di pernice, e da cappotti in pelle morbidissima. I colori sono quelli più cari della tradizione del tayloring maschile: il grigio, declinato in mille sfumature, il nero, il blu e il bordeaux.
La donna immaginata da Ermanno Scervino è poetica, femminile e vagamente retrò con le gonne di sbieco, che cadono sui fianchi in un mare di morbide onde, a vita alta, mettendo in evidenza il punto vita, e con abiti fluidi che accarezzano la silhouette, senza costringerla, come lo splendido abito bianco indossato da Eva Riccobono, special guest della serata. Pelle laserata che disegna ricami sulla pelle nuda per vestiti da sera lunghi o per le maniche di camicie e giacche, stole e colli di pellicce morbide e voluminose, organze fluide e sete fluenti incarnano l’animo di una donna sensuale e nel contempo romantica, che sa essere donna anche quando indossa impeccabili abiti sartoriali da uomo.
Una sfilata accolta da un applauso corale e spontaneo. Una sfilata che è stata un vero e proprio abbraccio dello stilista alla sua città.
Pinella PETRONIO
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