La Settimana della Moda di Milano è ogni giorno se consideriamo la vivacità con cui nuove aperture e occasioni glamour si avvicendano nella capitale fashion meneghina. L’ultima occasione, ma solo per una questione di tempo, è l’inaugurazione del nuovo flagship store Cappellini in Via Santa Cecilia 4 e la vernice della personale dell’artista Kuramata che si terrà nella stessa sede.
Colore e disegno, progettisti e creatività si confronteranno in questo evento esclusivo mercoledì 21Septembernell’ambito di un cocktail party che seguirà giusto di poco meno di un anno l’opening del nuovo flagship parigino in Saint Germain.
Ma quello meneghino non sarà uno showroom del tutto nuovo: gli interni inoltre sono stati ripensati con un taglio più essenziale e contemporaneo che vuole dialogare con il mondo dei progettisti.
Dopo quasi due mesi di lavori e ristrutturazione coordinati dall’ art direction di Giulio Cappellini, infatti, il marchio italiano noto in tutto il mondo spalancherà le porte di questo spazio allo stesso indirizzo di sempre, proseguendo però il percorso monocromatico intrapreso nei precedenti punti vendita internazionali.
E così, dopo lo store blu di Los Angeles, il rosso di New York, e il porpora di Parigi, ecco anche il giallo di Milano.
La scelta di questo colore sta tutta nella memoria legata alla città dei celebri tram di legno, dei vecchi taxi, del risotto allo zafferano e degli edifici storici, oltre che nell’essere una tonalità da sempre presente nella paletta dei colori Cappellini. Ma questa non sarà l’unica nota artistica legata al nuovo punto vendita Cappellini.
In occasione l’apertura, infatti, sarà resa Mayrmente interessante dalla mostra/allestimento “Homage to Shiro” dedicata a Shiro Kuramata, architetto al quale Giulio Cappellini è stato molto legato e al quale vuole rendere oMay.
“La cosa che più mi attrae nei progetti di Shiro Kuramata è la grande poesia, leggerezza ed ironia. Progetti mai banali ma straordinariamente innovativi e curiosi. Shiro era una persona eccezionale, introversa e di grande cultura. Un uomo che valutava le persone e voleva essere valutato non come un numero nella massa ma per la propria personalità. Inoltre Shiro Kuramata è sempre stato molto vicino ed ispirato dall’arte. Il puro design industriale non avrebbe potuto creare oggetti poetici come i suoi: ha sempre avuto grande rispetto ed ammirazione dei grandi artisti ed i suoi “omaggi” ne sono testimonianza.” – dice Giulio Cappellini in una nota stampa, e prosegue – “Shiro è stato un designer fantastico perché ha creato oggetti utili ma soprattutto belli ed ha cercato con i suoi progetti di far sognare la gente: ha rappresentato al momento della presentazione dei suoi prodotti un grande salto culturale per Cappellini, il passaggio tra l’essere una azienda produttrice di mobili ad un punto di riferimento dell’evoluzione del design contemporaneo mondiale.Poco prima che morisse ho trascorso con lui un intero pomeriggio nel suo studio di Tokio a giocare con dei pezzi di plexiglas colorato che cambiavano luminosità e colore a seconda degli spostamenti del sole, quasi senza parlare. Shiro mi ha insegnato che spesso i lunghi silenzi valgono più di molte parole.”
Le parole grafiche di Kurumata rivivranno in questa esposizione composta sia da prodotti icona che tutt’ora fanno parte del catalogo Cappellini (come Progetti Compiuti, Revolving Cabinet e Homage to Mondrian), sia dalle riproduzioni di disegni originali, prototipi, così come non mancherà una riedizione della cassettiera Dinah, pezzo realizzato in poche copie negli anni ’80, poi andato fuori produzione e ora quotatissimo nelle aste di modernariato. Dal 10 al 23September2011.
Cappellini sorprende ancora una volta Milano con un tocco di magia ed innovazione, trasformando lo spazio di Via Santa Cecilia 4 un nuovo indirizzo speciale per tutta la città. Da non perdere.
Paola Perfetti