di Enrico MASSERINI e Davide MAPELLI
Ci siamo! Inizia un nuovo anno e subito dobbiamo confrontarci con il primo avvenimento chiave di questo 2013: il SIHH di Ginevra (per esteso: Salon International de la Haute Horlogerie Geneve) che si tiene dal 21 al 25 di January.
Il Salone ideato dal Gruppo Cartier si sviluppa su un’area espositiva di 30mila metri quadri, vede la presenza di 16 espositori di prima grandezza, ha 12.500 ospiti accreditati (ricordiamo che il salone in questione non è aperto a tutti e bisogna quindi disporre di invito) e sono rappresentati anche 1.500 punti vendita.
Numeri notevoli, certo, ma decisamente lontani da quelli di Basilea. D’altra parte il SIHH resta un’esposizione elitaria ed esclusiva, si potrebbe definire un “affare privato” che ha lo scopo ben preciso di porre sotto i riflettori le novità del Gruppo anzi citato, senza confrontarsi con la concorrenza che invece è presente sulla rete di vendita.
Personalmente riteniamo che la strada giusta per alimentare e sostenere l’interesse ed il successivo desiderio d’acquisto del cliente passi attraverso il contatto diretto col prodotto e le fiere sono un’occasione unica dove l’appassionato ha la possibilità di vedere “live” tutti gli oggetti del suo desiderio in un sol colpo. Va da sé che pensiamo che la strada intrapresa dal Salone di Basilea sia quella più indicata: filtrare troppo il contatto con chi alla fine dovrà sborsare i (molti) quattrini necessari per l’acquisto del tanto agognato segnatempo, non aiuta di certo a mantenere i clienti esistenti o ad avvicinarne di nuovi. E’ vero che oggi la “rete” offre informazioni a non finire e non scappa da lei neppure l’orologeria, ma alla fine nulla può sostituire l’esperienza diretta; in un periodo in cui sempre più spesso il nostro negozio di fiducia non dispone in vetrina di tanti orologi (già: la crisi…), questi eventi sono un’occasione imperdibile per ammirare tutte le ultime novità dal vivo.
Noi tifiamo sfacciatamente per un futuro ricongiungimento delle due principali fiere del settore; certo al momento l’ipotesi è solo tale e forse molto lontana, ma di sicuro con la crescita garantita delle strutture di Baselworld (quest’anno ci sarà un ulteriore balzo in avanti) e la riduzione generale dei budget destinati ai viaggi, l’idea di avere un unico evento sarebbe a nostro avviso ben gradito sia dagli operatori che dal pubblico che potrebbe finalmente tornare ad ammirare in contemporanea l’intera scuola svizzera dell’orologeria. Ci pensate cosa sarebbe avere a fianco di Rolex e Patek Philippe nella hall principale anche IWC e Jaeger Le Coultre per sfidare la prima e Lange, Vacheron, Audemars Piguet per assaltare la seconda? A noi vengono i brividi alla sola idea…
Come saranno le cose a Ginevra? Sicuramente lo show andrà in onda fra dichiarazioni di forte ottimismo e grandi progetti, ma ad onor del vero, la situazione dei mercati dell’Europa ed in particolare dell’Italia non fanno gridare al miracolo e siamo più o meno nella stessa situazione di dodici mesi fa: moderato ottimismo per il futuro con grossi interrogativi su eventuali previsioni a lungo termine. Certo il comparto orologiero non è in crisi, ma sicuramente negli ultimi vent’anni ha passato periodi ben migliori e, anche se storicamente tutti i portavoce delle varie maison hanno sempre visto il bicchiere mezzo pieno, la realtà ci consegna una situazione abbastanza piatta che non viene smossa più di tanto neppure dalle novità.
Già, le novità: ci saranno sicuramente, ottime ed allettanti!
Come ad esempio il Baume & Mercier Clifton, segnatempo di gusto classico disponibile con cassa in acciaio da 41mm, quadrante argentato o nero, movimento automatico a vista che muove ore e minuti più i secondi continui decentrati ad ore sei su un quadrante di autentico gusto retrò. Esiste anche la versione in oro rosso con movimento a carica manuale finemente lavorato: le linee sono le stesse del modello in acciaio ma l’insieme e sicuramente di un altro livello.
IWC porta a Ginevra i rinnovati Ingenieur, sviluppati in seguito all’accordo sancito con il team di Formula 1 Mercedes AMG Petronas. Nella nuova famiglia ci sarà largo impiego di materiali quali ceramica, fibra di carbonio e titanio. Sul fronte sportivo sicuramente il best seller sarà il crono con movimento di manifattura declinato in versione standard Chronograph Racer ed in versione Silberpfeil, modello commemorativo per Mercedes. Ma la collezione Ingenieur porta altre novità ancora nell’ombra, quali il modello Tourbillon a Forza Costante con cassa in platino e ceramica ed il Calendario Perpetuo ad affissioni digitali con cassa in titanio e alluminio.
A.Lange & Sohne mostra in passerella il recentissimo Lange 1 Tourbillon Calendario Perpetuo, splendido pluricomplicato in serie limitata e numerata di 100 pezzi dalle linee essenziali tipiche di tutte le produzioni della maison sassone. Ci sarà poi il Grande Lange 1 Lumen, variante dell’affermato orologio dotato di quadrante realizzato in zaffiro per consentire la visione dei dischi della gran data sottostanti illuminati da uno speciale sistema.
Cartier, ovvero la madrina del SIHH, avrà uno stand ricco di vere chicche: fra di loro la nostra preferenza va sicuramente al Ballon Bleu Tourbillon con l’inedito movimento di manifattura che prevede la presenza di due fusi orari addizionali con indicazione ad ore saltanti. Dal quadrante parzialmente scheletrato è possibile ammirare la gabbia del Tourbillon ed alcuni particolari del movimento. Altre novità sono il Tortue Multifuso, il Calibre de Cartier Cronografo con movimento di manifattura ed il Rotonde de Cartier Calendario Perpetuo Cronografo, un eccellente pluricomplicato con cassa declinata esclusivamente in oro, rosa o bianco.
Officine Panerai esibisce la splendido Luminor 1950 Rattrappante 8 Days Titanio, con cassa da ben 47mm di diametro. Tutte le sue caratteristiche salienti sono indicate nel nome; da notare la singolare posizione contrapposta rispetto alla corona dei pulsanti crono ad ore otto e dieci, come sui primi cronografi automatici di fine Anni Sessanta. Qua però abbiamo il calibro P.2006/3 di manifattura a carica manuale composto da 356 elementi tra cui i tre bariletti che garantiscono gli otto giorni di riserva di marcia.
Prima di salutarvi lasciamo il SIHH per accennare al GTE, ovvero la Geneva Time Exhibition, che si tiene dal 20 al 24 January in parziale contemporanea col SIHH. Sicuramente meno nota, la GTE raccoglie comunque nomi di rilievo del settore, magari non conosciuti in Italia, quali Alpina, Frederique Constant, H. Moser & Cie., Quinting ed RGM tra gli altri. Segue anch’essa il sistema ad inviti del SIHH ed è quindi off limits per il puro appassionato. Ma se riuscite a rimediare un invito per Ginevra vi consigliamo di visitarla: vedrete uno spirito alternativo del settore orologio, maison dalla dimensione artigianale che sanno fare della bella orologeria.
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