Un giro di valzer vorticoso mette in subbuglio il mondo della moda. In questi giorni ben due poltrone importanti, per scelta personale, condivisa o proveniente dall’alto, sono saltate. Stiamo parlando di Nicola Formichetti che, dopo due anni alla direzione creativa del marchio, ha deciso di finire la collaborazione con Thierry Mugler. Ma stiamo parlando anche dello stilista italiano Gabriele Colangelo che, anch’egli, dopo due anni alla guida della maison Genny abbandona la direzione creativa del marchio, con la presentazione dell’ultima collezione all’ultima edizione di Milano Moda Donna.
Nessun dramma o patema d’animo, stando a quello che si legge sul comunicato stampa diramato da Genny e sentendo le parole di Joel Palix, direttore generale di Mugler; pare, infatti, che nel caso di entrambi i designer si tratti di divorzi consensuali.
“Nicola ha compiuto la missione che gli era stata affidata di portare la sua energia al marchio. Con il suo talento per l’immagini e la comunicazione, unita a un design moderno Nicola è stato determinante per fare arrivare al marchio un nuovo pubblico, il che è innegabilmente cruciale per la futura strategia della Maison. Il suo lavoro rappresenterà sempre una parte storica del patrimonio Mugler e riconosciuta come la forza che ci ha catapultato verso il futuro” ha detto Palix.
Formichetti, noto al grande pubblico anche per essere lo stylist di Lady Gaga, ha fatto sapere dal canto suo che lavorare per dare nuova vita alla maison è stato per lui una bellissima sfida e opportunità. Il designer non è rimasto a lungo disoccupato e a pochi giorni dall’annuncio del divorzio dalla maison francese, è stata diffusa la notizia del nuovo incarico come direttore creativo di Diesel.
A tal proposito afferma Renzo Rosso, manager di Diesel: “Ho finalmente incontrato qualcuno folle come me. Nicola è qui per sviluppare Diesel, la parte più importante del gruppo”.
Per ciò che concerne Colangelo, che ha enormemente contribuito alla rinascita del brand Made in Italy Genny, è probabile che per il momento si dedicherà completamente al suo omonimo marchio di moda.
Ma non finisce mica qui. Il giro di poltrone non riguarda solo le aziende di moda, ma tocca anche alcuni blasonati nomi dell’editoria italiana. Per il momento possiamo dirvi soltanto i nomi delle testate coinvolte: Glamour, Vogue e GQ. Qualcuno direbbe: stay tuned.
Pinella PETRONIO