Un nome, un mito. Karim Rashid. Sarà che il Salone del Mobile di Milano si avvicina, sarà che, con la primavera nell’aria, c’è voglia di rivoluzione anche tra le mura di casa, o ancora, che la carta da parati ha sempre il suo perché ed è tornata di gran moda, ma pure un mito come il designer anglo-egiziano ha firmato una nuova collezione di wallpapers decisamente… “glamour”. Meglio. Glamora.
Si chiama così l’azienda italiana che produce carte da parati d’arredo di grande finitura e design con la quale l’archi-star ha sviluppato un quarto, molto rilevante, della collezione del Catalogo Glamora 2013.
Glamora, realtà di spicco dei complementi made in Italy, ha intenzione di portare una nuova concezione per l’arredamento d’interni fatta di colori, illusioni, prospettive e movimento, o meglio, come dicono in azienda, “Glamora è stile e glamour per le pareti di qualsiasi tipo di ambiente pubblico e privato“, e poi: “La nuova collezione di carte da parati traduce forme e linee in colori e ombre vibranti e seducenti, in immagini e suggestioni eclettiche, senza tempo“.
Tre collezioni più una, quella disegnata proprio con Karim Rashid, perché in comune le due firme del design hanno un motto: “Trasferire negli spazi interni la bellezza della natura, l’evanescenza dei sogni e l’energia dei colori per poterne godere illimitatamente“. Questo, dopo tutto, è il mantra storico di Glamora.
Cosa aspettarsi allora da questo Catalogo 2013? C’è la COLLEZIONE TRACES, per chi ama i disegni vorticosi, un po’ surreali, “acquerellati”. C’è la COLLEZIONE VISIONS, per i patiti di fiori e soggetti macro. C’è IDENTITIES, a metà tra vintage e moderno. Quindi viene MULTIVERSE by Karim Rashid, 9 wallpapers in 4 varianti di colore dove l’iconico spiritualismo digitale si mescola con effetti illusori e optical.
Immagini che rimbalzano, geometrie, movimenti all’infinito e sensazioni piacevolmente abbacinanti infondono, solo con una parete, un grande senso di profondità.
Un’”utopia digitale” dicono quelli addentro ai lavori, una filosofia che coincide con quella che il designer visionario e cultural shaper Karim Rashid ha rivelato di amare anche al Financial Times, proprio di recente.
In una sua dichiarazione, Rashid avrebbe detto che nella sua prossima vita spera di reincarnarsi in una eclettica rockstar che canti e suoni synth, tastiere e batteria. In questa vita, invece, Karim ha deciso di fuggire da un universo piatto e monotono per entrare in un’utopia digitale, un Multiuniverso caleidoscopico, ipnotico, energico, pieno di colori e multidimensionale che trasfigura lo spazio grigio in cui si è abituati a vivere.
Non male perdersi in un infinito mare di design comodamente seduti al centro della propria casa.
Paola PERFETTI
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