In fatto di hotel di lusso, gli americani sembrano avere una marcia in più.
A confermare questo trend è un nuovo indice, Word Luxury Index Hotels, appena lanciato da Digital Luxury Group in collaborazione con Chair of Luxury Hospitality of Ecole hoteliere de Lausanne.
Si tratta di un indice creato dall’esigenza di classificare le grandi catene del lusso in fatto di ospitalità, che rappresentano, nonostante la crisi, un segmento molto importante all’interno dell’intero comparto alberghiero.
Occorre sottolineare, infatti, che nei primi tre mesi dell’anno la richiesta di alberghi di alta gamma è aumentata in maniera sostanziale, con un incremento del 15% rispetto al primo trimestre del 2012.
Questi dati sono stati possibili grazie alle richieste, massicce, da parte dei viaggiatori di Russia, Gran Bretagna e Cina, che hanno contribuito a confermare il successo di tre catene di hotel di lusso che non hanno bisogno di presentazioni, e che arrivano tutte da oltreoceano: Hilton, Ritz-Carlton e The Four Seasons.
Insomma, se in tutti gli altri ambiti del comparto del lusso dominano i brand europei, con buona partecipazione del Made in Italy, per quanto riguarda l’ospitalità non c’è storia: il 75% di tutti gli hotel di lusso ricercati online fanno capo a catene americane.
I motivi principali sono la capacità, da parte di questi marchi, di rispondere e soddisfare richieste provenienti da tutto il mondo, ma soprattutto la partecipazione, attiva e dinamica, del mercato interno Usa.
Vera MORETTI
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