Re Giorgio rischia di diventare un imperatore. Stando ai dati diffusi nel bilancio 2011 del Gruppo Armani, l’azienda milanese ha chiuso il 2011 con un utile netto pari a 181,6 milioni di euro, in crescita del 12,8% rispetto ai 161 milioni di euro del 2010.
Dividendi più che raddoppiati, utile in crescita oltre il 10% e un giro d’affari pari a 1,804 miliardi di euro. I dividendi distribuiti all’azionista sono infatti passati dai 30 milioni del 2010 ai 70 del 2011. Secondo le cifre del bilancio reso noto in questi giorni, la maison di Re Giorgio muove un giro d’affari indotto al retail di 6,7 miliardi di euro.
Nel 2011 il giro d’affari del Gruppo è stato pari a 1,804 miliardi di euro (+14%), mentre l’Ebitda si è attestato a quota 349,9 milioni di euro, in aumento dell’8,8%.
Nel solo esercizio 2011, il valore aggiunto netto generato dal gruppo è cresciuto del 20% raggiungendo quota 650,3 milioni di euro, contro i 541 milioni di euro del 2010. Nel dettaglio, il 49% è stato destinato al personale (salari, stipendi, contributi e formazione), il 22% alla Pubblica amministrazione (imposte e tasse), l’11% all’azionista (i dividendi), l’1% in iniziative umanitarie, culturali e sportive.
Alessia CASIRAGHI