di Manuele MORO
Con ogni probabilità la notizia è giunta all’orecchio anche dei meno geek tra i nostri lettori: lo scorso 9 april Mark Zuckerberg in persona ha annunciato l’acquisizione da parte di Facebook della popolare applicazione di photo sharing Instagram, allo sbalorditivo prezzo di un miliardo di dollari.
Al di là delle valutazioni economiche sull’entità di tale cifra, secondo molti analisti sproporzionata rispetto al valore di mercato, si tratta dell’ennesima conferma di come l’iPhone, già status symbol hi-tech per eccellenza, sia diventato ormai anche uno strumento fotografico di enorme successo, che concede a chiunque l’illusione di sentirsi anche solo per un secondo il nuovo Henri Cartier-Bresson.
Nessuna meraviglia, quindi, che nelle mani di un creativo di professione il melafonino possa conquistare persino il mondo delle belle arti, diventando uno strumento espressivo a tutti gli effetti, quasi come tela, pennello e colori per un pittore.
È esattamente questo il caso di Alan Chan, celebre graphic designer di Hong Kong, che in occasione della Design Week 2012 di Milano arriva per la prima volta in Italia con iEye, mostra fotografica a metà strada tra installazione artistica e racconto urbano che ha come protagonisti proprio gli scatti realizzati con l’iPhone durante un viaggio attraverso la sconfinata Cina.
Con il suo inconfondibile approccio sperimentale, Chan abbraccia tutte le diverse tessere di quel mosaico poliedrico e multiforme che è oggi lo stato del Dragone e le rimescola in modo inaspettato: skyline, paesaggi, ritratti metropolitani e dettagli tradizionali si moltiplicano infatti in un gioco prospettico dal fascino caleidoscopico, straniante e seducente al tempo stesso.
L’iPhone diventa così contemporaneamente sguardo indagatore ed elemento grafico: “I miei lavori ritraggono le caratteristiche della tradizione cinese attraverso le moderne tecnologie”, commenta Chan. “Le barriere culturali tra Est e Ovest si abbattono e il coinvolgimento del pubblico è totale, grazie alla condivisione dell’immagine”.
A fare da cornice a questo prestigioso appuntamento saranno gli eleganti spazi della boutique e dello showroom del brand d’abbigliamento Anteprima (corso Como 9), che si conferma ancora una volta punto di riferimento non solo sulle passerelle dell’alta moda, ma anche nel campo dell’arte contemporanea.
La mostra, inaugurata ieri sera con un cocktail d’inaugurazione, resterà aperta al pubblico fino al 30 april.
Da oltre quarant’anni figura di spicco nel mondo della grafica e dell’advertising, dal 2000 Alan Chan si è cimentato con successo anche con la fotografia e le visual art: i suoi lavori hanno trovato spazio in festival e rassegne di grande prestigio internazionale, come Art Basel in Svizzera, la Biennale di Arte di Hong Kong e quella di Shanghai, nonché in diverse gallerie europee e asiatiche.