di Davide PASSONI
L’alta orologeria è un po’ come la Formula 1. Un terreno che le grandi case utilizzano molto spesso per fare delle sperimentazioni avanzate di materiali e soluzioni di avanguardia che poi, una volta consolidate, diventeranno accessibili a tutti, o quasi. Ne sa qualcosa Richard Mille, maison attenta da sempre alla sperimentazione, oltre che “amica” delle corse automobilistiche e dello sport in generale. Da anni al polso di Rafael Nadal, Richard Mille si è anche legata a manifestazioni motoristiche di alto livello come la Le Mans Classic e il Grand Perix de Pau Historique.
A proposito di sperimentazione, dalle officine di Richard Mille è appena uscita l’edizione limitata RM 022 Carbon. Questo tourbillon “Aérodyne” secondo fuso orario combina una platina in titanio composta di aluminuro di titanio ortorombico alveolato e di nanofibre di carbonio con una nuova cassa molto leggera in nanotubi di carbonio.
Ci avete capito qualcosa? Beh, in parole povere si tratta di materiali esageratamente resistenti (duecento volte più dell’acciaio) e molto leggeri. Hanno una capacità di resistenza agli urti nettamente superiore a quella delle fibre di carbonio che, unita alle 20 viti scanalate in titanio grado 5 e alle rondelle in acciaio inossidabile resistente all’usura che assemblano la cassa, rendono questo orologio praticamente indistruttibile. Per capirsi, quello che sembra un turpiloquio (aluminuro di titanio ortorombico alveolato) è invece un materiale originariamente studiato per la Nasa, che lo ha utilizzato come materiale essenziale nella fabbricazione delle ali degli aerei supersonici. Dove, forse, ha un habitat più consono rispetto al polso dei comuni mortali.
Ma tant’è. Alla Richard Mille non guardano in faccia nessuno quando si tratta di sperimentare e se questo significa spingere sempre più in alto l’asticella dell’innovazione… va bene così.
Del Richard Mille RM 022 Carbon sono stati realizzati solo 5 esemplari, disponibili da questo mese nei punti vendita Richard Mille d’Europa, Medio Oriente, Africa e Russia. I 5 fortunati che se li potranno permettere potranno dire di avere davvero un polso… supersonico.