Farà un gran caldo, si sarà sempre in movimento, non esisteranno più le mezze stagioni ma la musica resta sempre un valido alleato per chi ama rilassarsi in ogni momento della giornata. Ognuno ha il suo ambito preferito ma la diatriba si disputa sempre su due generi: cuffiette o cuffione?
La moda impazza, e se i nostri nonni potevano prendersela con calma riposando i muscoli e passando dal grammofono alla radio, oggi noi “giovani” possiamo spassarcela sparandoci gli artisti del cuore da un luogo altro.
Sì perché, ogni marchio ha i suoi plus, ma approfittando della tecnologia brevettata e performante per la cancellazione attiva del rumore in grado di eliminare il brusio che ci gira intorno fino a 25db, Parrot ha creato un alleato in più per sfuggire agli strilli dei bambini festanti in spiaggia o al parco, dei compagni di viaggio (in treno o in aereo) un po’ troppo chiacchierini così come dai rimbrotti del personal trainer mentre battiamo la fiacca in palestra, o della signora al fianco “sempre su di giri”.
Parrot, nome che nell’high tech à-portér è diventato abbastanza una garanzia da chi ama la moda hipster come per i fanatici del suono, ha realizzato un modello di cuffie audio e per la telefonia wirless dotata non solo di controller anti brusio ma anche di immagine musicale “spazializzata” (roba da intenditori), pannello touch per agevolare i movimenti sensuali, sensore di presenza per la testa e di conduzione attraverso il corpo. Quindi, cinque microfoni, processore per il segnale digitale, sistema via app scaricabile “free” per chi dispone di un dispositivo iOS o Android sul quale impostare e regolare gli effetti di Parrot Concert Hall.
In pratica, le cuffie Parrot Zik permettono di ascoltare e chiamare in viva voce semplicemente con un “touch” sfiorando l’auricolare destro, dal quale si riesce a regolare il volume, variare i brani musicali e rispondere alle telefonate.
Sulla parte esterna della cuffia, infatti, sono collocati due microfoni “cattura-rumori”; in quella interna, all’altezza delle due cuffie, altri due microfoni analizzano le basse frequenza dei cosiddetti rumori residui che vengono cancellati da onde acustiche opposte (noise cancelling), creando un ambiente silenzioso (in pratica tutto viene calibrato dal computo di algoritmi DSP, Digital Signal Processing, che ricreano un’immagine melodica naturale).
Poi, c’è tutta la parte mobile via wireless rispetto alla quale questi dispositivi non più tanto… accessori riescono ad abbinare i movimenti della struttura ossea con la voce.
Funziona così: le vibrazioni della mascella vengono rilevate da un apposito sensore di conduzione collocato all’interno del cuscinetto dell’auricolare sinistro. Le vibrazioni della mascella vengono quindi rilevate, analizzate, e da lì viene “estratta” la voce isolando il discorso prima che venga distorto dal rumore circostante. Come se non bastasse, poi, i due microfoni registrano in tempo reale il suono e ne determinano la direzione lavorando con il processore del segnale digitale di Parrot Zik che quindi determina ed elimina l’origine del rumore.
Possono essere utilizzate con un ampio numero di sorgenti musicali: audio con stereo Bluetooth o attraverso cavi con mini jack a 3 ingressi per connettersi a tutti i sistemi audio e video, come sugli aerei; integrano anche la tecnologia NFC, grazie a un sensore posizionato sull’auricolare sinistro.
E se si vuole mettere il brano in stand-by? Con il sensore di presenza per la testa basta spostare le cuffie attorno al collo. Rimettendole sul capo… che musica maestro! Ed è proprio il caso di dirlo.
Alla tecnologia, infatti, Parrot ha messo un “zik”, un colpo di pennello proponendo la firma di un maestro del design (e pure del marketing) come Philippe Starck.
Insomma, non si sa se serviranno di più per telefonare o per ascoltare la musica, ma indossarle sarà di per sé un lusso. Ed una musica per le testoline più riposate che avranno due diavolerie tecnologiche in uno, come lo smartphone, solo che questa volta non dovranno nemmeno usare le mani.
Paola PERFETTI
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