Dove producete le vostre calzature?
Nei nostri stabilimenti di San Mauro Pascoli, ma anche nello stabilimento di Riccione. Non abbiamo minimamente intenzione di delocalizzare la produzione.
Molti parlano tanto di Made in Italy e poi producono altrove…
Beh, c’è da dire che gli ultimi 20 governi non hanno molto aiutato, però al di là degli aiuti statali, dovremmo cercare di darci da fare da soli, andando dove c’è eventuale consumo e poi cercando di essere innovativi, facendo la differenza.
Com’è la situazione dell’Italia? Riuscite anche a vendere in casa nostra?
In realtà, in Italia vendiamo molto poco, perché il nostro prezzo medio è molto alto e per questo dobbiamo andare all’estero. Non ci piace pensare al mercato in modo nazionalista. Non devo fare le scarpe per le italiane, devo fare scarpe per donne che amano le scarpe.
Da dove arrivano le sue principali clienti?
Sono statunitensi, ma anche asiatiche, russe, mediorientali, polacche, inglesi, francesi ed europee in generale. Sono donne cittadine del mondo. Lei pensi che nella sola città di Londra facciamo tutto il business che facciamo in Italia, e a Parigi abbiamo ben 5 boutique.
Voi producete scarpe anche per altri stilisti?
Sì, l’ho sempre fatto e lo faccio ancora, sia per grandi marchi che per marchi emergenti. Prima di avere la mia azienda, facevo lo stilista per altri brand e questa mia attività continua ancora. Ovviamente in questo caso devo adattarmi in qualche modo al gusto dello stilista, ma se il suo è uno stile troppo diverso dal mio, evito di collaborare con lui. Lavoriamo, inoltre, anche per e con le star. Ad esempio di recente abbiamo realizzato una serie di sneakers personalizzate per Rihanna, poi anche per Kaney West, per Britney Spears e per moltissime altre celebrities.
Quando crea pensa ad un modello di donna in particolare?
No, secondo me quando si fa questo lavoro, il punto di partenza deve essere pensare a rendere felice e bella la donna, immaginarla mentre cammina, issata su un paio di tacchi alti, ma anche con delle infradito semplicissime, arricchite da un bel dettaglio.
Perché le donne sono così attratte dalle scarpe con il tacco?
Perché le portano in alto, le slanciano, le fanno camminare in maniera molto sensuale. La donna è consapevole di questa trasformazione che avviene salendo sui tacchi, e all’uomo piace. La scarpa cambia il look e fa sentire belle. Oggi le donne non seguono più la moda, sanno quello che vogliono e come vestirsi, scelgono in base al loro gusto. A loro non piace essere clone di qualcun altro, prendono spunti e reinterpretano. Negli anni ’80 erano tutte uguali: capelli cotonati, spalline alte e leggings. Oggi c’è molta più consapevolezza di quello che si vuole.
E perché gli uomini tra le prime cose in una donna guardano le scarpe?
Ne è sicura? A me pare che guardino altro… (ride, N.d.r.). Poi magari guardano le scarpe e anche i piedi.
Pinella PETRONIO