Sono Bulli e Pupe o modelli della Settimana della Moda? Entrambe le cose, perché l’occasione è quella al Piquadro. Settimana della Moda di Milano. Un tour de force di sfilate ed eventi. Un tuffo nel passato: è il benvenuto se fuori fa un gran caldo e dentro, la pista da ballo, ti fa tornare indietro di oltre 60 anni lanciandoti nelle atmosfere del passato.
E’ swing, fox trot, tip tap, rock’n roll, tango, musica dal vivo, piroette, voli. C’è un’orchestrina. Ci sono reduci della Guerra e marinai che invitano al ballo le loro bellissime in gonnellone e capelli tirati su. Sono tutti seduti in cerchio, al centro, troneggiano i nomi di chi ha inviato al grande ballo di questa serata. Antonio Marras + Piquadro lanciano così la loro capsule collection per la primavera estate 2014 composta di 11 borse in tessuto e pelle e piccola pelletteria abbinata.
La lanciano in una user experience nel clima Anni ’40 tutta bellezze e marinaretti. Noi ci lanciamo, o meglio, accenniamo qualche passettino con il piedino ondeggiante: il mood, si sa, è di quelli irrefrenabili.
Un tableaux vivant cui non hanno saputo dire di no tanti VIP (GUARDA LA FOTOGALLERY), uno spettacolo che ha coinvolto tutti i presenti, che tra bicchieri da sorseggiare e passi da imitare per un istante (e poco più) si sono dimenticati del nocciolo della questione. Ah sì, siamo qui per la capsule collection. Certo: perché altrimenti quei bulli e quei marinai avrebbero dovuto scatenarsi con la borsa sulle spalle, la tracolla ondeggiante qua e là?
Ecco dunque le sacche da viaggio a righe bianche e nere con profili bordeaux alternate alla versione scozzese, molto Japonaise, rielaborata con sovrastampa nei toni del grigio, ecrù, marrone. Ecco i classici, iconici Piquadro come zaino, messenger, borsa porta computer, trolley multitasche per un istante abbandonati sul tavolino della sala da ballo, compagna di viaggi, avventure, che balla e volteggia e “mai li abbandona. Metafora essa stessa della vita in mare, dell’ansia di libertà, del muoversi con le onde, dell’andare e tornare“, ci raccontano dal mondo Piquadro.
E’ un viaggio, questo, che è un po’ come la vita dei marinai: la compagna da ballare, la compagna da non dimenticare, 
viaggiatrice nomade instancabile, scrigno prezioso dell’andare per mari e per questo resistente, tecnologica, di design, in cui la ricerca sui materiali, scientifica e costante nel suo essere fisiologicamente “con i piedi per terra” si unisce alla piratesca fantasia di un genio della moda come Antonio Marras.
Mondi inconciliabili? “A prima vista“, confida il fashion designer sardo, “A uno sguardo più attento, i confini diventano sempre più sfumati, fino a scomparire del tutto, lasciando emergere affinità e sintonie. È la solita storia degli ossimori di cui la mia vita si alimenta e da cui trae nuove energie. Direi una sfida, la curiosità, l’urgenza che mi spinge a sconfinare in terreni altri, a tentare nuove esperienze. La borsa è per me un vero e proprio oggetto del desiderio che attrae, seduce, e parla, dice tante cose.”
Magnetica attrazione degli opposti? Forse, ma si sa, tutto può succedere in una magica Serata Danzante per Bulli, Pupe e Marinai in cui il vortice del tempo ti fa passare da Milano ad un “altrove” lontano. E molto, molto piacevole.
Paola PERFETTI
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