Il nemico numero uno del Made in Italy è sicuramente la contraffazione, che ancora non è stata contrastata da leggi efficaci.
Senza aspettare le norme provenienti dall’Ue e dalle altre istituzioni internazionali, che tardano ad arrivare, Marco Masselli, giovane imprenditore torinese, ha presentato Italcheck, una piattaforma che permette alle aziende di dimostrare l’italianità dei propri prodotti e ai consumatori di ricostruire la filiera delle produzioni per sapere se sono effettivamente realizzate in Italia al 100%.
Il nuovo portale è stato presentato a Parma, durante il Salone Internazionale dell’Alimentazione, svoltosi tra il 5 e l’8 May scorsi.
Si tratta, in concreto, di un sistema che verifica l’autenticità dei prodotti attraverso una serie di controlli effettuati grazie all’ausilio di enti di certificazione indipendenti, come Agroqualità, specializzata nel settore agroalimentare, e Sistema Camerale Italiano, che garantisce riguardo alla corrispondenza tra promessa e reale offerta sia in campo food che non food.
Come possono, le aziende che producono Made in Italy, essere tutelate attraverso la certificazione Italcheck? Il primo passo è un audit che si occupa di controllare che tutte le fasi di produzione corrispondano ai disciplinari di accreditamento Italcheck e, in caso di riscontro positivo, l’azienda viene inserita nel database dei produttori accreditati.
Ottenuto l’accreditamento, l’azienda può associare i suoi prodotti al marchio Italcheck e apporre sulle etichette un bollino che certifica l’italianità.
Inoltre ogni produttore accreditato può accompagnare le proprie produzioni anche con un codice numerico, un Qr code che permette la verifica diretta o, a seconda del prodotto e delle necessità, tag Nfc e Rfid.
In più, il sistema consente anche di aggiungere servizi come tracciabilità, autenticazione e geolocalizzazione, per tenere sotto controllo eventuali contraffazioni, mercati paralleli e anomalie.
Anche i consumatori possono verificare se le aziende hanno ottenuto la certificazione. E’ possibile fotografando il Qr code con lo smartphone oppure inserendo il codice a mano. In questo modo si accede alla pagina dedicata al prodotto con foto, immagini, scheda tecnica, luogo di produzione, profilo dell’azienda e eventuale data di scadenza.
Si può anche controllare numero di serie e Paese in cui il prodotto è stato distribuito, così da individuare eventuali falsi.
La verifica, inoltre, può essere fatta anche da utenti non italiani, visto che il portale è fruibile anche in inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, cinese, giapponese, russo, arabo.
Vera MORETTI