L’Italia è il Paese del vino, rinomata in tutto il mondo per l’eccellenza dei suoi prodotti vitivinicoli, amatissimi ed esportati in moltissime nazioni. Spesso, però, si tende a sottovalutare, vuoi perché non c’è la stessa tradizione secolare della produzione enologica, la bontà della birra italiana.
Slow Food, che non sottovaluta nessuna delle nostre eccellenze enogastronomiche, ha stilato, dopo attente visite a birrifici selezionati, una lista delle migliori birre della nostra nazione e le ha raccolte nella Guida Birre d’Italia, giunta alla quarta edizione. Chiare, scure, ambrate, lisce, ad alta fermentazione e anche senza glutine, le birre recensite e selezionate da Slow Food sono accomunate da due importantissime prerogative: devo essere 100% Made in Italy e la lavorazione deve essere artigianale.
Il presidio ha recensito 329 aziende, 663 locali in cui è possibile gustare o acquistare le birre selezionate, che raggiungono quota 1.628, tutte con il logo di Slow Food, la chiocciolina. Sono state premiate anche con il simbolo del fustino le aziende con un’ottima qualità media nella produzione, da bere alla spina e le aziende con un’ottima qualità media nella produzione, da bere in bottiglia, con il simbolo della bottiglietta.
Il vademecum, stilato ogni due anni, segnala 44 birre slow (ovvero birre eccellenti che si segnalano per una storia particolare, che raccontano la storia di un territorio particolare, di un mastro birraio o di un birrificio, 83 birre quotidiane (ossia birre di grandi qualità organolettiche caratterizzate da grande equilibrio e piacevolezza) e ben 115 grandi birre, quelle che per nessuna ragione dovreste perdervi, con grande valore organolettico, selezionate in tutta Italia.
Pinella PETRONIO