Di docking station particolari ne avete viste tante qui su Il Giornale del Lusso, nelle forme e nei materiali più diversi, ma quella che vi stiamo per presentare le batte probabilmente tutte per l’originalità del design e la raffinata fattura della lavorazione.
Da un’idea dell’imprenditore Matteo Panini e dalla matita del designer Mirco Pecorari, entrambi di Modena, nasce iXoost, la prima audio dock per iPhone e iPod che utilizza i vecchi collettori di scarico delle supercar come cassa armonica per gli altoparlanti.
Ogni iXoost, il cui nome deriva dalla pronuncia della parola inglese exhaust (scarico), viene ricavata da un blocco pieno di alluminio, lavorato a mano e successivamente unito alle altre componenti, tornite e fresate artigianalmente, fino all’assemblaggio con il collettore di scarico, da otto (iXoost òt), dieci (iXoost dês) o dodici cilindri (iXoost dàdês).
A questi corrispondono poi un numero diverso di altoparlanti in dotazione: nei modelli òt e dês troviamo due tweeter a cupola in seta da 28 mm, due midrange da 25, un subwoofer da 100, uno da 200 e due radiatori passivi da 200, mentre nel modello a dodici cilindri tweeter e midrange salgono a tre, i woofer diventano due e la gamma bassa rimane la stessa.
L’amplificatore integrato nella struttura eroga 70 watt per quattro canali sulla gamma medio-alta e 140 watt sul solo subwoofer attivo: il risultato è una resa acustica sorprendentemente viva e accurata, proprio quel suono aggressivo che ci si aspetta dal motore di un’auto sportiva.
Sul sito di iXoost è poi possibile configurare la propria docking station in tutti i dettagli: dopo aver deciso modello e tipo di collettore (preferite, ad esempio, quello di una Ferrari F1 del 2007 o di una Williams FW32 del 2010?), si scelgono, tra le altre cose, la satinatura della base e il colore degli inserti in pelle, della manopola del volume e persino delle viti a brugola.
Ogni esemplare viene poi realizzato interamente con tecniche artigianali grazie alla collaborazione di altre aziende della città di Modena, che ribadisce così il proprio status di capitale mondiale dell’automobilismo sportivo.
Se poi, oltre alla vostra musica, volete ascoltare il rombo di un vero motore da dodici cilindri con la vostra iXoost, potete utilizzare l’omonima applicazione per device Apple, che mette a disposizione dell’utente non soltanto i comandi di riproduzione classici, ma anche un’ampia playlist di suoni da gara.
Manuele MORO
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