“I’m still Jenny from the block”, sono ancora la Jennifer delle origini cantava la Lopez qualche anno fa. Sono passati 11 anni da quando viveva i tempi dell’amore con Ben Affleck ed il successo era solo agli inizi. Nella hit di quell’autunno 2002 andava avanti: “Ero abituata ad avere poco ed ora ho molto, non mi importa dove vado so da dove vengo” ovvero il Bronx. Certo che ne è passata di acqua sotto i ponti: quel fiume di film, flirt, mariti, figli, canzoni, gossip e successo l’hanno portata molto, molto lontana dalle vie di New York e dalla povertà tanto decantata come garanzia di etica e personalità.
Impegnata nel suo tour mondiale dove sta spopolando, la Lopez infatti sarebbe incappata in una serie di situazioni, come dire, poco democratiche.
Jennifer Lopez non parla con il personale e fa licenziare quello degli alberghi che le chiede un autografo (sarà stato poco professionale, ma povera donna delle pulizie del lussuosissimo hotel di Dusseldorf che è incappata sulla sua strada!), non risponde alla gentile richiesta di un assistente di volo della United Airlines che avrebbe raccontato: “Le ho chiesto cosa volesse da bere, ma Jennifer mi ha ignorato, ha girato la testa dall’altra parte e ha detto al sua assistente personale: «Per favore, digli che vorrei una Diet Coke con del lime». Non mi ha nemmeno guardato: è stato triste, eppure sembra così dolce nei suoi film“.
Lei avrebbe risposto piccata su Twitter: “Andiamo, pensavo aveste più stima di me” e giusto in queste ore twitta dalla Malesia, dove si è fermata per un momento di riposo, struccata e innamorata abbarbicata al suo Casper Smart: “Super jetlag. Il sole si è alzato… Ma c’è ancora la luna! #KualaLampur #Malaysia #DanceAgainWorldTour2012”. Non sembra proprio lei così conciata però… i rumors proseguono.
Radar Online avrebbe intercettato una fonte anonima vicina all’artista latina che avrebbe rincarato la dose: “Non parla mai direttamente con i commessi, né con i membri dello staff di un ristorante o di un hotel. Lei parla solo attraverso il suo braccio destro“.
Si dice che a Bogotà, in Colombia, abbia fatto chiudere un intero centro commerciale per dedicarsi ad una giornata di shopping compulsivo in totale privacy – con buona pace degli altri clienti del mall.
Si vocifera anche – e qui si scade veramente nel trash – che non usi nessuno water fuori di casa ed il suo entourage le fornisca, ogni volta che ne abbia la necessità, una tavoletta personalizzata. Non è dato da sapersi se sia la stessa del valore di 10 mila dollari regalatale dall’ex Ben Affleck (tailor made, tutta ricoperta di pietre preziose e gemme incastonate). I servizi? Come direbbe Fiorello emulando Carla Bruni “Che volgaritè!”.
Ciononostante, restando in tema di “intimità”, Gianluigi Cimmino, al timone di Yamamay, l’ha designata nuova testimonial della sua collezione di biancheria intima e di costumi da bagno con tanto di capsule collection, tutti della stagione primavera 2013.
Il ritorno mediatico? Assicurato. Il target di riferimento: “Vogliamo radicarci nel mercato sudamericano dove JLO è un idolo” – avrebbe riferito Cimmino. Il lato B? Perfetto. Il rovescio di una medaglia che si chiama artista ineccepibile, figura che, se fossero confermati tutti questi pettegolezzi, non potrebbe che assicurare che JLo avrebbe perso la strada di casa.